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Franklyn

Regia di Gerald McMorrow vedi scheda film

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Questo testo contiene anticipazioni sulla trama.

La recensione su Franklyn

di ohdaesoo
6 stelle

Recensione molto molto difficile. Allora, quello che è sicuro è che il regista (anche sceneggiatore del film) dimostra già alla sua opera prima tecnica, talento e visionarietà. La darkissima Città di Mezzo del film (una sorta di realtà parallela di Londra) è esteticamente notevole e il senso dell'inquadratura molto forte. Il film però cos'è? La trama è impossibile da spiegare in poche righe se non limitandosi a dire che segue le vicende di 4 personaggi, 3 nella Londra normale e 1 nella Città di Mezzo, che in qualche modo collimano nel finale. La Città di Mezzo non è reale (come si intuisce da subito) ma è la proiezione mentale di un ragazzo che in realtà vive insieme agli altri 3 nella vera Londra ed è fortemente legato ad uno di loro (non vi dico tutto). Chi sono gli altri 3? Una ragazza con tendenze suicide, un padre che cerca suo figlio e un ragazzo che insegue l'amore d'infanzia. Il film aveva un potenziale enorme oltre alla bellezza estetica. Durante tutto il suo svolgimento ci fa pensare, arrovellare il cervello su chi sia quello, chi quell'altro, come siano legati, cosa c'entri la città Fantasy e le sue vicende con le altre reali che accadono a Londra. Alcuni nodi, come quest'ultimo, vengono al pettine, altri no, o comunque non nel modo geniale che il film lasciava supporre. E' questo senso di irrisolto, di leggera faciloneria finale che mi ha lasciato perplesso, con la sensazione, devastante nel cinema, che il regista ne sappia troppo più di me (non come Inland Empire di Lynch...). Forse Franklyn, se sono riuscito a trovarvi una chiave di lettura, è un film sul superamento del dolore. Tutti i personaggi infatti hanno avuto un trauma infantile e cercano di superarlo; la ragazza probabilmente abusata dal padre da piccola vive una vita fatta di tentativi di suicidio; il ragazzo in cerca dell'amore d'infanzia ha perso il padre e da quel giorno vede una bambina immaginaria; il figlio ricercato dal padre ha perso la sua sorellina di 6 anni e si è creato un mondo tutto suo... (mi fermo). Padri, figli, padri, figli, probabilmente il film ha un forte ascendente psicanalitico difficile da cogliere. Rimane un Thriller fantascientifico (e psicologico al contempo) molto lento da seguire e molto difficile da capire, insomma, quelli che piacciono a me. Va visto assolutamente una seconda volta e quella sancirà l'odio finale per non averlo capito appieno, o l'amore assoluto per un film che ha tutto, fuorchè l'esser banale.

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