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I mostri oggi

Regia di Enrico Oldoini vedi scheda film

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Carlo Ceruti

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La recensione su I mostri oggi

di Carlo Ceruti
2 stelle

Tremendo.

Incredibile ma vero: Oldoini uno dei peggiori registi sulla scena italiana, tenta di misurarsi con Dino Risi ed addirittura con uno dei suoi capolavori, ossia I mostri. A dire il vero non è la prima volta che il tremendo Enrico ci prova. Già con Anni 90 (che tra l'altro era un prodotto perlomeno dignitoso) aveva lasciato trasparire simili intenzioni, ma aveva almeno avuto il buongusto di non richiamarsi esplicitamente al capolavoro degli anni '60.

Detto questo, cosa traspare da I mostri oggi? L'assoluta impossibilità di guardare al presente ed un ulteriore modo per dar ragione a chi afferma che la commedia all'italiana è morta perché la nuova società è incapace di fabbricare nuovi menti critiche ed osservatrici. Già dal titolo si può ben capire. Chiamare un film I mostri oggi significa richiamare un modello del passato per guardare il presente, come se oggi non ci fossero più gli strumenti per farlo. Ma non è solo nel titolo la similitudine, anche la struttura episodica e il riutilizzare gli stessi personaggi nelle varie storie (con gran dispendio di parrucche) è un esplicito richiamo al film di Risi. Si usano perciò lo stesso schema di gioco e le stesse regole, perché manca ogni briciolo di novità e di originalità.

Fossero solo questi i difetti! Persino alcune delle trame degli episodi sono simili a quelle del film di Risi (le storie odierne sono uguali a quelle di mezzo secolo fa?) ed alla fine ciò che rimane impressa è solo una grossa velleità autoriale del "regista" desideroso di chiudere la trilogia dei Mostri e magari arrogarsi il merito di averne diretto uno.

Aldilà dei richiami al film di Risi, proviamo a giudicare la pellicola di Oldoini come un film a sé stante. Scopriremo solo un grande dispendio di alcuni dei peggiori volti della tv italiana (mostri per l'appunto, ma stavolta sul serio), una mancanza totale di senso dell'umorismo, uno sguardo superficiale e qualunquista che spesso si riduce ad un macchiettismo infantile e ridicolo e soprattutto la "satira" che il regista vuole fare non è affatto acuta, è solo la più gettonata e sentita; il livello, per farla breve, è quello della chiacchiera da bar.

Desolante nel complesso ed ancor di più mi dispiace vedere un bravo attore come Abatantuono sprecato in una sciocchezza del genere, ma purtroppo per lui non è né la prima né l'ultima volta.

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