Regia di Marco Risi vedi scheda film
Splendido, purtroppo.
Infatti testimonia, in modo ottimale, l'amara evidenza della storia del giornalismo.
Se si vuol fare il giornalista in maniera seria, evidenziando agli occhi dell'opinione pubblica i fatti che costituiscono i problemi più importanti per la felicità media di tutti, al fine di far emergere materiali per trovare una soluzione: ecco, prima o poi si vanno a intaccare gli interessi di chi detiene il potere economico e quindi politico; ci sono solo ostacoli e disastri, per chi rispetta la deontologia di questo mestiere. Per chi non la rispetta, e solo per lui, le porte della carriera si aprono; poi, su un altro versante, forse molto più rilevante per il suo equilibrio psichico, saranno problemi suoi, dato che si accorge anche che è stato alleato o complice dei criminali, ed ha offeso le vittima, ancor più di quanto la realtà abbia già fatto.
Se il mondo è così alla rovescia, dipende però dagli elettori, i quali hanno comunque il potere di cambiare le cose; al di là di tutto, poi ognuno si gioca il ruolo che si è scelto in questo mondo. Un grando sforzo d'intelligenza, coraggio, serietà e onestà richiede la necessità di essere costantemente felici, pur in un mondo con così grandi difetti.
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