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Frozen River - Fiume di ghiaccio

Regia di Courtney Hunt vedi scheda film

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La recensione su Frozen River - Fiume di ghiaccio

di munnyedwards
7 stelle

 

Tarantino l’ha definito il piu emozionante thriller dell’anno (siamo nel 2008) ma a ben vedere quest’opera d’esordio di Courtney Hunt ha poco a che spartire con il genere in questione, il viaggio criminale delle due protagoniste poggia infatti su presupposti completamente diversi e il soggetto scritto dalla stessa regista privilegia lo sviluppo di ben altre tematiche.
Frozen River fotografa con gelida e spietata efficacia un contesto sociale/ambientale che lascia poco spazio alla possibilità di scelta, il bene e il male sono due entità astratte che nel ghiacciato riflesso del fiume San Lorenzo si fondono in un’unica essenza, generando un percorso obbligato che segna un destino gia scritto e al quale non si puo sfuggire.

Due forti personaggi femminili dominano la scena, due donne sconfitte dalla vita ma non ancora rassegnate, Ray Eddy (Melissa Leo) viene abbandonata dal marito giocatore incallito alla vigilia delle feste natalizie, il bastardo sparisce con i risparmi necessari a pagare la nuova casa prefabbricata, un acquisto necessario (la vecchia baracca sta crollando a pezzi) che d’improvviso diventa un miraggio.
Dare speranza ai due giovani figli e tenere in piedi la famiglia diventa per Ray un’impresa quasi impossibile, le ricerche del marito in fuga la portano nella locale sezione del Bingo gestita dagli indiani Mohawk, dove si scontra con la silenziosa ma agguerrita Lila Littlewolf (Misty Upham).
Da questo incontro nasce un’amicizia sincera, un obbligato binomio criminale che trasformerà le due donne in corrieri di uomini, in traghettatrici di immigrati clandestini che, nascosti nel bagagliaio di una macchina, vengono fatti entrare illegalmente negli Stati Uniti attraverso il fiume ghiacciato San Lorenzo.

 

Frozen River è un film essenziale per necessità piu che per scelta, girato in soli 24 giorni e con un budget ridottissimo conferma ancora una volta le grandi potenzialità di questo tipo di cinema, il cinema indipendente costruito prima di tutto su storie e personaggi, opere a volte misconosciute ma spesso di grande qualità, pellicole tenute in piedi da ottime sceneggiature e impreziosite da performance attoriale a volte sorprendenti.
La storia di queste due madri coraggio ci viene presentata con i toni delicati della speranza, nonostante il tema forte lo sviluppo narrativo è seccamente equilibrato, mai strillato, lo spettatore non viene incastrato da tranelli emotivi ma bensì conquistato dalla profondità dei personaggi e dal contesto crudo e spietato in cui si muovono.
Le desolazione della piccola cittadina di frontiera avvolta dal gelo e della neve è perfettamente resa dalla macchina a mano della Hunt, che tra campi lunghi e impietosi primi piani sulle protagoniste scava a fondo nella società americana ponendo l’accento sull’inevitabile lotta sociale per la sopravvivenza.

Vincitore del Gran Premio della giuria al Sundance e canditato a due premi Oscar (Miglior sceneggiatura originale e Attrice protagonista) Frozen River è un film da recuperare, un opera semplice ma ricca di contenuti, che di sicuro farà la gioia di tutti gli appassionati del buon cinema.

 

Melissa Leo

Frozen River - Fiume di ghiaccio (2008): Melissa Leo


Le ultime righe le spendo per la grandissima Melissa Leo, attrice caratterista tra le meno riconosciute (nei meriti) del cinema americano ma fra le piu presenti, io me la ricordo fin dai tempi di una vecchia serie tv western (The young Riders, c’era anche un giovanissimo Josh Brolin) e per le ottime performance in film importanti come 21 Grammi, Le tre sepolture e Prisoners.
Con Frozen River tratteggia una figura indimenticabile, con onestà disarmante mette al servizio del racconto il suo volto scavato dalla vita, segnato e sofferente ma comunque dignitoso, una sfida con il personaggio assolutamente vinta, un ruolo che vale una carriera e che conferma tute le sue qualità di attrice.

Voto: 7.5

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