Regia di Theo Anghelopoulos vedi scheda film
Angelopoulos e' sempre stato un regista di memorabili scene madri, di grandi inquadrature di massa, di abili riprese volanti dall'incedere elegante e sinuoso, di "paesaggi nella nebbia", di primi piani di gigantesche statue o busti; il tutto irrobustito da una potente colonna sonora che accentua la sontuosita' della rappresentazione. Anche questo film non fa eccezione e tutto quanto sopra descritto appare piu' volte, con un innegabile effetto scenico e seduttivo, spesso se abbinato allo sguardo malinconico e incantevole della kislowskiana Irene Jacob.
Il vero tragico problema di questo film e' la totale mancanza di credibilita' del dialogo, di situazioni al limite del ridicolo, con un cast di prim'ordine mortificato e quasi imbarazzato dalle scempiaggini che e' costretto a recitare.
Dafoe e' un regista in crisi (anche coniugale, sai che novita'...) che si sforza di rappresentare la storia dei genitori, protagonisti di tutti (ma proprio tutti!!! nessuno escluso!?!) i piu' salienti avvenimenti del novento. L'occasione per sviluppare la sceneggiatura del film ce li presenta nelle tragiche vicende che li hanno fatti conoscere l'un l'altro, col terzo incomodo.
A parte l'assurdita' di volerci convincere che basta un cambio di parrucca per rendere credibile la splendida quarantenne Irene Jacob come una credibile madre del 55enne Willem Dafoe, o vedere Piccoli immutato per oltre 50 anni di storia, il problema principale sta nell'assurdita' di dialoghi (c'e' come al solito lo zampino pericoloso di Tonino Guerra, che al cinema ha fatto piu' danni che i Vanzina bros.con le commediacce anni '80/'90) e delle situazioni (basti considerare la scena del tentativo di suicidio della figlia decenne del protagonista, un suicidio cinematografico annuciato e eseguito).
Lessi tempo addietro che Angelopoulos lamentava la mancanza dei fondi in seguito al dissesto dell'economia greca, per poter iniziare le riprese del suo nuovo film (la fine della trilogia iniziata bene con La sorgente del fiume e proseguita con questo disastro????).....forse le disgrazie non vengono tutte per far danni..e dire che Paesaggio nella nebbia e Lo sguardo di Ulisse le consideravo due opere memorabili....
Non ci sono commenti.
Ultimi commenti Segui questa conversazione
Commenta