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Ricatto d'amore

Regia di Anne Fletcher vedi scheda film

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La recensione su Ricatto d'amore

di Ewan
8 stelle

Il discorso è sempre il solito: come rendere godibile ed interessante l’ennesima commedia sentimentale in cui lei e lui, provenienti da classi sociali opposte, si odiano a morte ma per uno scherzo del destino sono costretti a condividere un’esperienza finendo poi per innamorarsi e vivere felici e contenti? Gli ingredienti sono due: una sceneggiatura che proponga almeno due o tre momenti riusciti conditi da dialoghi di un certo livello, e soprattutto l’alchimia tra gli attori scelti.

In Ricatto d’amore tutto questo c’è e funziona. La storia è quella della crudele e spietata capo-redattore di una casa editrice Margaret Tate (Sandra Bullock), canadese per che questioni di visto scaduto è obbligata a rimpatriare. La soluzione che ha a portata di mano è quella di ricattare il suo sfrutatto segretario tuttofare Andrew sposandoselo e mettendo così fine al problema. Ma l’ispettore dell’immigrazione sta loro col fiato sul collo e soprattutto i due saranno costretti ad affrontare la famiglia di lui per annunciare il loro fidanzamento in un week-end in Alaska che si preannuncerà scoppiettante…

Anne Fletcher (Step Up27 volte in bianco) dirige con entusiasmo una sceneggiatura dell’esordiente Pete Chiarelliriportando in auge la stella appannata dell’ex reginetta degli incassi USA Sandra Bullock che in Ricatto d’amore ha ritrovato nuova linfa vitale ed è perfetta nell’incarnare il ruolo di arcigna e buffa aristocratica sola al mondo. Ma la vera sorpresa è Ryan Reynolds (Smokin’ AcesX-Men le origini: Wolverine) che, soprattutto nella prima parte del film, dona al suo Andrew un candore sopraffino, delle espressioni buffissime e una tenerezza encomiabile. Nascendo come coreografa la Fletcher crea scene in continuo movimento, i protagonisti non fanno mai le belle statuine e si muovono costantemente in maniera perfetta dando un piacevole senso di realtà alla storia. Basti pensare al momento, anticipato dal trailer, in cui i due sono costretti a riunirsi nello stesso letto e la Bullock tasta con mano l’alzabandiera mattutino di lui: una sequenza esilarante e soprattuto costruita splendidamente fotogramma per fotogramma. Altre gag sono ben più che azzeccate (penso ad esempio allo stripper/commesso/celebrante di Oscar Nunez, attore di The Office) unite a qualche facile caduta di stile, come nella troppo lunga, preparata e telefonatissima scena dell’incontro tra loro due nudi in camera da letto. Evitabile.

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