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London River

Regia di Rachid Bouchareb vedi scheda film

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Paul Hackett

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La recensione su London River

di Paul Hackett
4 stelle

Londra, 2005: Elizabeth, contadina dell'isola di Guernsey, raggiunge la capitale insanguinata da una serie di terribili attentati terroristici, per mettersi alla ricerca della figlia della quale non ha più notizie. La sua vicenda s'incrocerà con quella del sig. Ousmane, musulmano di origini africane, partito dalla Francia per ritrovare il figlio, anch'esso disperso. Produzione anglo-francese (ma più che altro francese) diretta da un regista di origini algerine, "London river" è una pellicola intensa ma abbastanza prevedibile nel suo svolgimento che, nell'insieme, devo dire mi ha lasciato alquanto perplesso: troppo facile imbastire un melodramma descrivendo il lancinante dolore di un figlio scomparso, la prospettiva agghiacciante di non ritrovarlo in vita e la tensione collettiva di una città colpita da un attacco terroristico... troppo buonista incrociare due mondi e due caratteri apparentemente contrapposti come una donna inglese cristiana e un uomo africano musulmano, farli abbracciare nella reciproca sofferenza e abbattere così (in maniera politicamente correttissima, oltre ogni verosimiglianza) gli steccati che li dividono. In "London River" non c'è molto altro, con l'aggravante di un andamento lentissimo e di un finale monco e fin troppo sbrigativo. Anche il cast non convince appieno: Brenda Blethyn è un'attrice eccellente, ma in questo caso mi sembra che non faccia altro che riproporre il personaggio della donnetta querula e della madre dolente di "Segreti e bugie", con la piccola, sostanziosissima, differenza che il film di Mike Leigh era un vero capolavoro, dotato di una sceneggiatura granitica e di dialoghi di un'intensità davvero parossistica, lontani anni luce dai silenzi imbarazzati ed imbarazzanti di "London River". Anche l'interpretazione di Sotigui Kouyate (scomparso nel 2010 a 73 anni) lascia perplessi: troppo rigido, troppo ieratico, troppo caratterizzato fisicamente, con la sua magrezza scheletrica, l'altezza esagerata, i capelli lunghissimi: intenso e dolente ma in buona sostanza troppo poco credibile nel suo ruolo. Regia piuttosto incolore di Rachid Bouchareb (anche co-sceneggiatore)... in definitiva, "London River" è un film, a mio parere, abbastanza sopravvalutato: voto mediocre.

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