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2012

Regia di Roland Emmerich vedi scheda film

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Questo testo contiene anticipazioni sulla trama.

La recensione su 2012

di scandoniano
2 stelle

Valutazione personale di “2012”: assurda accozzaglia di baggianate inverosimili!

In breve la trama: Quando la fatidica data dei Maya si avvicina, un gruppo di ricconi si prepara un’arca dell’alleanza che li porterà a superare la reazione incazzosa del pianeta terra (maremoti e altre catastrofi similari…) per sopravvivere all’Apocalisse. Un giovane ingegnere americano, con l’aiuto di un collega indiano, fiuta l’imminente fine ed avverte il presidente degli States, che farà una scelta altruistica in favore del prossimo. La scrematura razziale stavolta si fa in nome del dio danaro e sono pochissimi, quasi nessuno, coloro che hanno acquistato il biglietto per superare indenni il passaggio alla seconda fase del mondo. Per esempio non l’ha acquistato lo scrittore Jackson Curtis (il classico americano medio pasticcione ed inaffidabile in rotta con la moglie, che lo cornifica con un deficiente che ha la furbizia di darle qualche attenzione e che sa arruffianarsi i figli). Curtis, come la stragrande maggioranza della popolazione mondiale, è destinata a morire improvvisamente, ignaro del gioco egoistico attuato dai miliardari della terra. Ma quando nel parco dell’orso Yogi incontrerà un folle visionario che gli rivela i dettagli sull’imminente fine del mondo,con tanto di plastico virtuale che nemmeno la redazione di “Porta a Porta” saprebbe creare (informazioni trasmesse tra l’altro in tutto gli Stati Uniti - se non addirittura nel mondo intero - tramite frequenze potenti e solide quasi quanto quelle del TG4, pur avendo un impianto che pare quello in uso sui tir nostrani) Curtis si prende figli, moglie e amante di quest’ultima e se li porta su un trabiccolo volante fino alle falde dell’Himalaya, dove raggiunge in tempo la neo Arca dell’Alleanza e la prende al volo entrando per la porta di servizio. Quando l’intrusione rischia di mandare a prostitute l’intero genere umano, Curtis si trasforma in Enzo Maiorca e si fa 20 minuti di apnea per salvare il mondo, liberando il portellone da 4 tonnellate di peso, ostruito da un cavetto spesso quanto una presa scart.

Beh, ripensandoci, però, tutta l’assurdità urlata nell’incipit di questa recensione, in fondo, è un po’ esagerata: prendiamo per buono che Curtis sia l’uomo medio che butta il cuore oltre l’ostacolo e diventa eroe; anche il presidente degli USA che decide per il bene del suo popolo in fondo ci può stare (è o non è Obama l’uomo nuovo per la rinascita statunitense?); il visionario della montagna, poi, può essere considerato come una metafora della nostra coscienza più profonda, quella primordiale e sopita, che se ascoltata può portarci alla salvezza…

Dunque dove sono le assurdità, le scempiaggini, le cose impossibili? Nel Presidente del Consiglio italiano e dove sennò! Vagamente somigliante a quello attuale, lo scarsi crinito primo ministro italico è l’unico tra i potenti a non comprare il biglietto dell’arca, rimane fedele alla moglie Veronica e trascorre, nonostante la consapevolezza della fine imminente, le ultime ore di vita con i suoi connazionali e soprattutto sceglie di morire con loro nonostante abbia una chance di salvezza. Ecco: presidente italiano responsabile, fedele ai valori familiari e che non sfrutta le sue potenzialità economiche e le sue amicizie per fottere il prossimo!Ecco il reale motivo dell’impietoso incipit.

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