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Fanboys

Regia di Kyle Newman vedi scheda film

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La recensione su Fanboys

di Ewan
6 stelle

Chi ha pressappoco la mia età difficilmente potrà ricordarlo nitidamente, ma sul finire degli anni ‘90 nel mondo cinematografico per anni l’attesa è stata tutta per il ritorno sui grandi schermi di una saga storica: quella di Star Wars. Una tale febbrile eccitazione che probabilmente da allora non si è più ripetuta. L’uscita del primo capitolo della nuova trilogia di George Lucas era fissata per il 1999, ed è un anno prima che ha luogo Fanboys, piccolo cult giovanilistico americano uscito da noi qualche settimana fa direttamente nelle videoteche.

Siamo quindi nel 1998 e un gruppo di ragazzi post-adolescenti che comunemente definiremmo nerd e che conoscono a memoria l’universo e la mitologia di Guerre Stellari quasi fosse la loro religione (o meglio, lo è), aspettano con trepidazione l’arrivo del nuovo episodio. Uno di loro però, Linus(Chris MarquetteAlpha Dog) è affetto da tumore e probabilmente non farà in tempo a vedere il film. I suoi amici organizzano così un piano folle: irrompere nello Skywalker Ranch (la mega-dimora di Lucas nonchè luogo nel quale prendono forma i suoi film) e rubare una copia de La minaccia fantasma. Il loro sarà un viaggio mitico pieno di incontri inaspettati e di… nemici da combattere! Quali nemici? Ovviamente i più acerrimi dei fan di Star Wars: i fan di Star Trek!

Quando si dice che un film è indirizzato ad un target ristretto… Per godere appieno di Fanboys dovete, nell’ordine: essere ammiratori/conoscitori/apprezzatori come minimo della trilogia originaria di Star Wars continuamente citata nei dialoghi e nelle scene; conoscere almeno in parte l’universo di Star Trek e i suoi protagonisti (per balzare sulla poltrona quando vi apparirà davanti William Shatner in un divertente cameo); non rispondere “chi cazzo sono?” se vi nomino gente come Kevin Smith, Harry Knowles o Danny Trejo; essere così attenti da riconoscere all’istante i camei di Carrie Fisher, Billy Dee Williams e Ray Park (non sapete chi sono? altro motivo per non perdere tempo a vedere il film). Siete tra i pochi fortunati? Allora potrete godere di una stralunata commedia un po’ sempliciotta – basta vedere la facilità con cui i quattro riescono ad entrare indisturbati nella proprietà di Lucas – ma onesta e sincera, piena di battute riuscite e spesso esilaranti. Impossibile per esempio dimenticarsi dell’affondo ad Harrison Ford con il cartellone di 6 giorni 7 notti sullo sfondo, oppure della frecciatina a Jar Jar Binks (“un personaggio che farà strada”). Senza parlare poi della frase che chiude il film. Perchè se l’attesa era enorme, la delusione per il capitolo peggiore dell’intera serie lo è stata ancor di più.

Un film per così pochi intimi che era quasi impossibile avesse successo. Apprezziamo comunque il lavoro svolto e l’affiatamento dei giovani protagonisti, tra cui una Kristen Bell in inedita versione mora.

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