Regia di Mark Palansky vedi scheda film
"Amare ed essere amati": le parole che vennero dette alla Bestia del l'indimenticabile film di animazione Walt Disney "The Beauty and The Beast".
In "Penelope", ritorna un po' proprio questo concetto, inserito però nel nostro assurdo mondo moderno, ove basta un qualsiasi elemento di diversità (anche minimo) per sentire il peso del giudizio altrui.
Penelope ci urla "fregatevene" e fugge da una prigione che non fa per lei. Affronta la diversità e, vedendo che gli altri vedono oltre (perché non siamo tutti "ciechi"), comprende il suo potenziale e si accetta. Si ama per ciò che è: ciò elimina la diversità perché se ci accettiamo nei nostri pregi e difetti, allora tutto il mondo ci accetterà.
Ultimo step per Penelope sarà l'amore ricambiato, quello vero, quello che la spinse a amarsi e a accettarsi. E si metterà in gioco: superando una paura ancora più grande. Ma conquistando ciò cui tutti puntiamo: l'amore.
Seppur pervaso da elementi fiabeschi, questo film è dolce e ricco di insegnamenti positivi che oggigiorno vanno colti e sfruttati.
Molto coinvolgente la Ricci e bohémien al punto giusto McAvoy.
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