Regia di Quentin Tarantino vedi scheda film
I bastardi senza gloria sono un gruppo di soldati capitanati da Aldo Reine (Brad Pitt) che durante la guerra hanno come unico scopo quello di eliminare il maggior numero di nazisti, prendendo loro lo scalpo. Occasione ghiotta diventa la proiezione di un film, durante il quale si radunerà tutto l'alto comando tedesco e lo stesso Führer: i bastardi si introdurranno grazie a una spia, dopo che l'operazione Kino capitanata da Archie Hicox (Michael Fassbender) è fallita. Ma la stessa proprietaria del cinema ha intenzione di dare fuoco a delle pellicole per carbonizzarli tutti quanti...
Quentin Tarantino riscrive la storia a suo piacimento, e lo fa con il consueto divertimento che sembra provare nel dirigere i suoi film. Anche qui il fatto di prendere in considerazione un nemico ufficialmente disprezzato, i nazisti (in Django saranno gli schiavisti e i razzisti americani) gli permette di sfogare la sua verve istrionica e di un cinema che prevede una certa dose di violenza restando con classe e senza forzature nel politically correct, permettendogli delle crudezze che sarebbero forse e altrimenti meno digeribili. Per il resto, la storia - come quasi sempre con Tarantino - è gustosa, originale, ben diretta - e si va a piazzare subito dietro le sue migliori. Da segnalare, più che Brad Pitt o Michael Fassbender, Chistoph Waltz nei panni dello spietato cacciatore di ebrei di estrema classe e senza scrupoli - un talento eccezionale che qui lo porterà al primo oscar come migliore attore non protagonista, premio ripetuto per la sua interpretazione ancora più efficace, se possibile, in Django Unchained.
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