Espandi menu
cerca
Bastardi senza gloria

Regia di Quentin Tarantino vedi scheda film

Recensioni

L'autore

ethan

ethan

Iscritto dal 21 luglio 2002 Vai al suo profilo
  • Seguaci 161
  • Post -
  • Recensioni 1602
  • Playlist 7
Mandagli un messaggio
Messaggio inviato!
Messaggio inviato!
chiudi
Questo testo contiene anticipazioni sulla trama.

La recensione su Bastardi senza gloria

di ethan
9 stelle

Il film si chiude con Brad Pitt, in veste di alter ego del regista, che, guardando in macchina, afferma "Questo potrebbe essere il mio capolavoro" mentre ha appena inciso sulla fronte di Hans Landa, il Cacciatore di Ebrei, una svastica. Non penso che questo settimo lungometraggio di Tarantino sia il suo film più bello, dato che metto 'Pulp Fiction' e 'Le iene' al primo ed al secondo posto di un'ipotetica classifica delle sue opere ma sul gradino più basso del podio quest'ultima sua fatica ci sta. Il film è caratterizzato da sequenze molto lunghe e dialogate - alcune della durata di 20 minuti ciascuna - che si concludono quasi sempre con un'esplosione di violenza incontrollabile, aventi come sfondo la Seconda Guerra Mondiale in Europa, prevalentemente nella Francia occupata dai Nazisti. Tra le tante, vale la pena ricordare la scena iniziale tra Hans Landa (lo sconosciuto a me ma straordinario Cristoph Waltz, meritatamente premiato a Cannes lo scorso maggio e degno di una nomination all'Oscar) ed il contadino Lapadite, in cui il colonnello nazista gioca allo sfinimento dell'uomo per farsi svelare il punto dove si nascondono gli ebrei, quella nella taverna tra tedeschi, la spia interpretata da una Diane Kruger non più solo bella e alcuni dei 'bastardi', che rimanda a 'Le iene' per l'epilogo simile ed infine il regolamento dei conti finale nel cinema, con echi da film espressionista, dove Quentin stravolge la Storia (non quella del film). I personaggi più riusciti, oltre al più volte citato Hans Landa, sono sicuramente la Shosanna di Melanie Laurent, molto determinata nel perseguire la sua vendetta, quasi una 'sorella minore' di Uma Thurman-Black Mamba di 'Kill Bill' ed ovviamente Brad Pitt, nei panni di Aldo Raine l'Apache, spietato comandante dei bastardi, sempre con il sorriso sulle labbra; oltre che la direzione di Tarantino penso gli abbia giovato molto anche la precedente prova con i fratelli Coen. I detrattori del film hanno trovato le sequenze da me citate ed il film in generale troppo lunghi: invece io vedo in ciò, assieme alla direzione del cast, il pregio migliore del film, condotto con mano sicura e con il giusto minutaggio. Condivido invece la critica mossa da chi afferma che alcuni personaggi, ad esempio Hitler e Goebbels, siano troppo caricaturali e monodimensionali. Un film da rivedere, se possibile in originale.

Voto: 9.

Ti è stata utile questa recensione? Utile per Per te?

Commenta

Avatar utente

Per poter commentare occorre aver fatto login.
Se non sei ancora iscritto Registrati