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Control

Regia di Tim Hunter vedi scheda film

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Questo testo contiene anticipazioni sulla trama.

La recensione su Control

di Lina
8 stelle

Thriller misto a un tocco di fantascienza attraverso cui si rivela originale e interessante. Ricco di pathos e di buoni sentimenti nonostante temi amorali e un killer come protagonista, è un film introspettivo, a tratti inquietante, che suscita molta curiosità.

Film di stampo televisivo, a mio avviso sottovalutato.

Ha dei meriti innanzitutto per la sua originalità nella trama. Incuriosisce sin dal principio, con delle sequenze cupe e drammatiche molto intriganti, che mostrano un condannato a morte che viene graziato a sorpresa, illegalmente, soltanto per fare da cavia a un esperimento farmacologico.

 

La trama ha diversi colpi di scena, con risvolti imprevedibili e a volte toccanti, sino a un finale malinconico.

Il ritmo è altalenante, non sempre sai cosa aspettarti e la recitazione è di ottimo livello nel dare vita a una messa in scena avvincente e convincente.

 

La particolarità del film è essere un thriller con piccole dosi di velata fantascienza e anche di un pizzichino di romance.

 

È un'opera fortemente introspettiva, fa riflettere, e mi è piaciuta soprattutto perché è coraggiosa nel voler mostrare il riscatto di un assassino psicopatico.

 

Il tema dei sensi di colpa incombe per gran parte della trama e ci si ritrova a tifare per il protagonista, nonostante il suo passato, poiché l'effetto placebo riesce a sopprimere la bestia che è in lui.

 

Il film insegna quanto grande e quanta forza possa avere il perdono e vediamo un Dafoe, testardo, nei panni del dottor Michael Copeland, che lotta per offrire una seconda opportunità a Lee Ray, il più cinico dei criminali.

Osserviamo Copeland crederci davvero sino alla fine, mentre si affeziona umanamente alla sua cavia, diventando non solo il suo psichiatra, ma anche il suo migliore amico.

 

Il cambiamento di Lee Ray, interpretato con intensità da Ray Liotta, spiazza, suscitando perfino tenerezza a un certo punto.

Per certi versi il film è inconcludente, lascia con riflessioni incerte e leciti dubbi sulla natura di determinati comportamenti, ma resta sorprendente osservare il cattivo della storia diventare gradualmente buono e gentile.

 

Scene di azione imprevedibili, una sottile tensione psicologica, fantasia sul settore medicina e un intenso pathos rendono questo thriller diverso dagli altri. Molto emozionante e interpretato perfettamente da due attori carismatici.

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