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The Millionaire

Regia di Danny Boyle vedi scheda film

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La recensione su The Millionaire

di billykwan
8 stelle

Se in un film cercate distensione e divertimento ed evasione non andate a vedere questo film. Se siete consci delle brutture del mondo ma non vi fa troppo piacere vi vengano sbattute in faccia, non andate a vedere questo film. Se invece per voi ha ancora una valenza uscire da una sala cinematografica indignati e arrabbiati col mondo con un senso di fastidio e impotenza di fronte a situazioni dove il male è di casa e ha vinto sempre, allora questo film fa per voi. Il film: Jamal, un ragazzo di umili origini, sta partecipando all’edizione indiana di “Chi vuol essere milionario” ed arriva a leggere la domanda finale quando suona la campana. Tutto è rimandato all’indomani. Il viscido conduttore della trasmissione pensa che il ragazzo stia in qualche modo imbrogliando e lo consegna alla polizia che non esita a usare gli elettrodi per fargli confessare la verità. Ben presto scopriremo che questo è nulla rispetto a ciò che il ragazzo ha dovuto subire, in un infanzia negata, prima che la disperazione o la speranza lo spingessero a partecipare al gioco milionario. Danny Boyle ricostruisce la vita di Jamal presentandocela con un montaggio alternato alle domande del quiz: egli ha vissuto situazioni la cui esperienza lo conducono a formulare la risposta corretta. Sono episodi dolorosi: la morte della madre a causa delle guerre di religione, la miseranda vita nelle baraccopoli, bambini sfruttati e costretti e mendicare da individui ignobili, la perdita dell’innocenza a prezzo della salvezza della vita. Ma Jamal, in tutto questo marciume, ha sempre avuto un’ancora di salvezza, Latina, ragazza che ha conosciuto fin dall’infanzia e che ha amato da sempre. E’ questo il motivo per cui egli partecipa al quiz, non per i soldi, ma perché sa che lei guarda la trasmissione e che vedendolo forse fuggirà via con lui. Qualcuno ha parlato di un finale improbabile e consolatorio ma vi assicuro che dopo tanta sofferenza è il solo finale possibile. Personalmente credevo che il film fosse giocato più su toni leggeri, invece è duro come pochi e sono uscito dalla sala con lo stomaco sottosopra. Il film è originale, coraggioso e sotto certi punti di vista meraviglioso ma non fa sognare, fa indignare e ti ricorda che non si può far finta che certe cose non esistano.

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