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L'amore e il sangue

Regia di Paul Verhoeven vedi scheda film

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Questo testo contiene anticipazioni sulla trama.

La recensione su L'amore e il sangue

di gherrit
4 stelle

Forse dovrò cambiare nome per filmtv e firmare come "fuori dal coro". Sempre più difficile per me andare d'accordo con la recensione ufficiale e con la maggior parte del pubblico. Tuttavia prima di parlare di questo (brutto) film, è bene mettere alcuni puntini sulle "i".

Innanzi tutto, il Medioevo non è quel periodo oscuro e brutale come troppa gente lo definisce: basti pensare a Dante, Giotto, Simone Martini e le stupefacienti architetture romaniche e gotiche che ancora oggi esaltano la vista e la mente; non era "grigio", ma pieno di colori; non solo le chiese, ma anche le case civili erano spesso affrescate; grandi ideali morali e religiosi si imposero, anche se  - purtroppo - con un centinaio d'anni di differenza accanto a Francesco d' Assisi troviamo l'infame Urbano II, l'inventore delle crociate. In secondo luogo, dal momento che il Medioevo finisce con la scoperta dell'America e il film è ambientato nel '500, non si può proprio parlare di ambientazione medioevale, ma semmai rinascimentale: e in effetti il Rinascimento fu veramente il periodo di violenza, corruzione, superstizione e caccia alle streghe con una Santa Inquisizione oltremodo attiva mentre papi e prelati riscoprivano, assieme alle orrende architetture, la dissolutezza e il materialismo della Grecia classica. Rinascimento, appunto. Che c'entra col film? molto, non è consentito di ambientare castelli e signorie medievali nel periodo degli stati nazionali usando per di più esplosivi e armi da fuoco che comparvero solo nel tardo '500: in primis ne va della credibilità della narrazione. A molti pare sia piaciuto l'evidente compiacimento per violenza e brutalità. Noi non crediamo che sia un merito, soprattutto se tali fastidiose rappresentazioni sono prive di drammaticità; quanto all'erotismo, affidato alle nudità slavate e asettiche della protagonista - sembrava in certi fotogrammi una bambola di cera - stendiamo un velo pietoso. Da ultimo, una rappresentazione sballatta e scorretta della peste, che si trasmette tramite pulci e assai raramente colpisce il cane. In conclusione: se volete vedere un po' di scene truculente fastidiose e prive di drammaticità e diventare più ignoranti in fatto di storia, accommodatevi. Però se vi interessano drammi medioevali, indirizzatevi verso Bergman e Kurosawa o al limite Pasolini e Avati.

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