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L'amore e il sangue

Regia di Paul Verhoeven vedi scheda film

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La recensione su L'amore e il sangue

di supadany
8 stelle

Primo film americano per Paul Verhoeven qui ancora decisamente anarchico e quindi lontano dagli stilemi hollywoodiani, infatti si presta al cinema d’avventura, ma non si fa mancare nulla in fatto di umana cattiveria ed in generale di quegli elementi lontani dal comune senso del pudore.

Anno 1501, per conquistare una città un nobile assolda un gruppo di mercenari guidati da Martin (Rutger Hauer) grazie a promesse che poi non mantiene scatenando la loro rivolta che durante un agguato li porta a rapire Agnese (Jennifer Jason Leigh), la promessa sposa del rampollo di famiglia Stephan (Tom Burlinson).

Tra lei e Martin sembra nascere del tenero, mentre Stephan si getta sulle loro tracce per liberare la giovane.

Intanto su tutti imperversa la peste.

 

 

Fin da subito le intenzioni di Paul Verhoeven appaiono ben chiare, tra ostie mangiate come fossero del pane, puttane, una violenta esplosione umana e frasi toste (“la guerra è per gli stolti” afferma il nobile che subentra solo a giochi fatti).

E’ solo l’inizio di un panorama avventuroso decisamente poco incline al convenzionale che in due ore propone di tutto, tra battaglie, dietro le quali spesso ci sono strategie ben congegnate, amore (sotto mutevoli spoglie), morte (spesso dolorosa e cruenta), sesso (tanto sesso e pure rappresentato in modo molto disinibito), malattia, redenzione e sangue, mentre la peste dilaga diventando anche un’arma, la più temibile.

Su tutto primeggia uno sguardo assai libertino, ancora molto “olandese” come filosofia, senza celar nulla allo sguardo, tra comportamenti disturbanti, violenze sessuali e comunque atteggiamenti ambigui che aggiungono altro interesse alla situazione (vedasi ad esempio l’arbitrio di Agnese, oggetto della contesa, quando deve scegliere se rivelare o meno che l’acqua è infettata dalla peste) .

E le scene sono spesso elaborate abilità, con quell’ingegno che segna anche il giovane Stephan, mentre tra gli interpreti il regista va a nozze con l’affidabile Rutger Hauer, brillante e poco rassicurante nelle espressioni, trovando in Jennifer Jason Leigh un’attrice intraprendente e disposta ad un ruolo che richiede grande sacrificio fisico, ma anche la capacità di passare da debole indefesa a donna che può determinare la sorte sua ed altrui.

Un gran bel film che non fa sconti e mostra nefandezze assortite senza paura, accompagnando il tutto ad una buona visione comunque spettacolare, un’unione piuttosto insolita che genera un risultato che non lascia certo indiferrenti e che è da sconsigliare (solo) alle anime candide.

Tosto.

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