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Il pornografo

Regia di John Byrum vedi scheda film

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La recensione su Il pornografo

di millertropico
8 stelle

Inserts, da noi infelicemente rititolato Il pornografo, è un film amaro e tagliente che è anche una disincantata riflessione sul cinema e lo spettacolo in generale, condotta con grande rigore stilistico e notevole ricchezza di spunti dall'allora esordiente John Byrum (formatosi all'Istituto di Cinema dell'Università di New York, sembrava essere sulla carta una interessante promessa che questa sua prima opera faceva immaginare destinata a una folgorante carriera, ma che poi non ha mantenuto purtroppo nessuna delle aspettative riposte in lui, disperdendosi ben presto in un anonimato totalmente privo di stimoli e di prospettive). 
Questa quindi rimane l'unica opera di spicco di una deludente carriera. 
Non siamo ovviamente di fronte a un film "a luci rosse" come il titolo italiano potrebbe lasciar supporre: quella del regista è invece una lucida analisi critica e un pò masochistica che smitizza la fabbrica dei sogni hollywoodiana con una puntigliosa ricostruzione storicizzata di quel mondo all'apparenza dorato ma squallidamente inquinato (gli anni '30, più o meno), e della pornografia che ci girava intorno, portata per altro avanti con un interessante, puntualissimo sistema di citazioni e di allusioni (la droga che liberamente e massicciamente vi circolava dentro, l'atmosfera corrotta e degradata, quasi mortuaria che si respirava)..
Dietro le quinte,si intravedono infatti i fantasmi di Murnau (il "crucco con autista messicano" di cui parlano i protagonisti è "dichiaratamente" ispirato alla sua figura), del grande von Stroheim, di von Sternberg, della Crawford, di Lilian Gish,di Rodolfo Valentino e di Louis B. Mayer, mentre dietro al "ragazzo con le orecchie a sventola" è facilmente riconoscibile il giovane Clark Gable (e sono solo alcune delle tante facce che potrebbero essere elencate di un mondo complesso e crudele come quello e nel quale si rispecchiano anche - abbastanza riconoscibili ma non completamente identificabili nei loro prototipi - i protagonisti stessi di questa interessante pellicola.)
Il gioco al massacro è assicurato in un turbinio inquietante di situazioni che dopo una prima parte un pò incerta, prende finalmente il volo nella seconda. Adeguati anche gli interpreti: Richard Dreyfuss (forse solo un tantino troppo giovane, anagraficamente parlando, per la parte assegnatagli). Jessica Harper, Bob Hoskins e Veronica Cartwright.

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