La recensione su Quarantena

di supadany

6 stelle

VOTO : 6.

E’ sempre difficile opinare un remake che poco aggiunge, e qualcosa toglie con riprese meno “sporche”, ad un altro film (il bellissimo “Rec”), tra l’altro uscito pochissimo tempo prima.

Tolta questa introduzione che già delinea comunque il peso dell’opera in oggetto, siamo di fronte ad una copia scolastica che, per almeno tre quarti della sua durata, si limita a copiare l’originale.

Così seguiamo la presentatrice televisiva, ed il suo cameramen, cominciare il loro servizio all’interno della caserma dei vigili del fuoco, fino a quando non arriva la chiamata di emergenza e finiscono col ritrovarsi rinchiusi in un condominio dove un virus ha infettato alcuni suoi abitanti che, tramite un semplice morso, possono infettare gli altri.

A complicare la situazione, arrivano gli enti governativi che impediscono la fuga anche con le maniere forti.

Tranne qualche breve, e non significativo, innesto il percorso rimane speculare all’originale, compreso il finale senza speranze e che ai tempi mi aveva letteralmente pietrificato.

La tensione dunque rimane palpabile, purtroppo, per chi ha visto “Rec”, manca completamente l’effetto sorpresa e questo toglie in parte l’attenzione, ma d’altronde era difficile (a questo punto la domanda inevitabile è “perché farlo?”, anche se la risposta è fin troppo facile).

Dunque sarebbe un film più che passabile, di cui però non se ne può consigliare la visione (e quindi gli va tolto di diritto almeno mezzo punto nel giudizio) in quanto la preferenza non può che andare in toto allo stupendo “Rec” che vantava idee originali decisamente vincenti.

Su John Erick Dowdle

VOTO : 6.
Copia un capolavoro della tensione perdendo un pò di efficacia lungo il percorso, senza dimenticare che tanto merito dell'originale era nelle idee, che qui sono solo riciclate.