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Il papà di Giovanna

Regia di Pupi Avati vedi scheda film

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La recensione su Il papà di Giovanna

di Baliverna
8 stelle

Secondo me è uno dei migliori film di Pupi Avati degli ultimi dieci anni. Direzione e recitazione sono buone, e in generale la realizzazione è curata. I personaggi sono ben definiti è sono tutti esempi reali e non banali di umanità sofferente. L'elemento più interessante e valido del film è però l'analisi del rapporto tra il protagonista e la figlia, e dei rispettivi personaggi. Lui è un padre troppo apprensivo e maldestro, che finisce per esagerare con le attenzioni, le attese, i timori che ha nei confronti della figlia. Questa, da parte sua, secondo me non è neppure minorata, e ancor meno pazza. Forse - forse - non è un pozzo di intelligenza, ma è intelligente a sufficienza ed è simile a moltissime altre ragazze. La ragione del suo carattere e modo di pensare - questi sì - distorti sono secondo me proprio il padre iperprotettivo, che l'ha eccessivamente vezzeggiata e viziata, per il terrore che la ragazza soffrisse e si sentisse inferiore. Il risultato sulla ragazza è stato un atteggiamento di pretesa assoluta nei confronti degli altri, tanto maggiore quanto più grande è il livello emotivo della situazione (come i rapporti con i ragazzi), che non concepisce né rifiuti né la seconda posizione quanto ad attenzioni e preferenze. Questo non è un atteggiamento innato in lei, ma le è stato instillato dalle attenzioni idolatriche e dalla protezione di suo padre. Il semplice vedere la madre, a differenza di lei, corteggiata, la fa impazzire di invidia. L'odio che mantiene per la ragazza anche dopo averla uccisa e l'assenza di pentimento fanno venire i brividi.
Come in ogni film di avati, non manca l'amarezza, ma questo è aperto alla speranza più di altre sue pellicole. Le sofferenze che Giovanna patisce al riformatorio la fanno maturare e diventare una persona praticamente normale, e soprattutto la aprono al pentimento. E anche la madre capisce i suoi errori e cerca di ripararli. Anche l'ambientazione d'epoca è curata, equilibrata, e non ideologica. 
E' un film che mi ha molto coinvolto e mai annoiato; Avati rimane per me uno dei pochissimi bravi registi italiani di oggi.
Ancora una domanda: perché cavolo Ezio Greggio non ha sempre fatto l'attore come qui, ma si è limitato a fare l'idiota in pellicole spazzatura?

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