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Legittima difesa

Regia di Henri-Georges Clouzot vedi scheda film

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La recensione su Legittima difesa

di carlos brigante
8 stelle

Clouzot ha il dente avvelenato verso le istituzioni e la società che dopo "Il corvo" l'hanno tacciato di filo-nazismo e questo Quai des Orfevres è carico di pessimismo e di un certo rancore soprattutto verso la polizia. Il regista francese confeziona un noir popolato da poveri cristi intrappolati nella propria triste realtà: Jenny (Suzy Delair) è una mogliettina "vivace" che cerca di sfondare nel mondo del music-hall, ambigua come il mondo che frequenta. Suo marito Maurice (Bernard Blier), che l'accompagna al piano durante gli spettacoli, è succube della propria gelosia e della propria insicurezza. Impacciato e sempre scuro in volto. Un loser senza via di scampo. L'amica fotografa di Maurice, innamorata di sua moglie Jenny, non può far altro che contemplarla mentre questa "ocheggia" qua e là. L'ispettore Antoine (Louis Jouvet) è assuefatto dalla propria quotidianità lavorativa. Stanco e non così squallido come il resto (della polizia) che lo circonda.
Legittima difesa è un film coraggioso. Non è facile (anzi!) nel 1947 confezionare un'opera così esplicitamente erotica, morbosa, in cui una co-protagonista è dichiaratamente lesbica e dove l'attacco alla frivola società francese è tutt'altro che velato.
Un'opera indubbiamente di livello; ben diretta ed immersa in un bianco e nero luminoso, ma che non disdegna di...incupirsi. Certo, tra i commenti entusiastici del Morandini e quelli, invece, un po' troppo critici del Mereghetti, io mi pongo nel mezzo. Quai des Orfevres non è un capolavoro del cinema nero francese; non è un Grisbì per intenderci e non raggiunge neppure le vette di alcuni classici del noir made in U.S.A. (come I gangsters, La fiamma del peccato, Giungla d'asfalto etc.). A volte si tende a mitizzare troppo il passato e ciò che ha prodotto, innondandolo di oro colato. L'oro c'è, ma non ovunque! Certi eccessivi understatements, ("abbassamenti di tono") e qualche piccolo personaggio di contorno caratterizzato in maniera macchiettistica, sono difetti innegabili. Poi, se qualcuno vuole fare il bastian contrario dall'occhio miope, di certo vedrà il sublime sempre e comunque....7,5

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