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Doomsday. Il giorno del giudizio

Regia di Neil Marshall vedi scheda film

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La recensione su Doomsday. Il giorno del giudizio

di Strauch_72
8 stelle

Neil Marshall spinge l'acceleratore a manetta costruendo un film divertente e geniale, cita a piene mani dai classici film d'azione che ho nominato, anche dal buon Walter Hill dei Guerrieri della notte, e pur confezionando un prodotto volutamente sopra le righe non smarrisce mai la bussola regalandoci un film di genere, adrenalitico e anarcoide.

 

Marshall è un regista horror di grande talento, per me lui ha girato uno dei migliori film horror di sempre, il bellissimo Descent, dopo l'esordio fulminante con il grottesco e geniale Dog Soldier.

In questo film apocalittico dove mischia sapientemente cinema d'azione, horror, fantascienza e distopia prende a piene mani dal grande cinema di genere degli anni 80: in primis da Carpenter di Fuga da New York (capolavoro), da Mad Max e anche da  Excalibur di Boorman (autore del bellissimo Un tranquillo week end di paura), tutti autori contrassegnati da uno spirito anarcoide, più di sinistra per Carpenter, decisamente più a destra per Boorman. E il nostro Marshall ci mostra subito nelle prime sequenze del film qual è la sua opinione del potere politico e militare, rappresentando il cinico figlio di puttana nei panni del ministro della difesa (è un figlio di puttana ma è il nostro figlio di puttana dicono sempre gli invasati della realpolitik).
La trama è semplice: c'è un'epidemia in Scozia, il Governo Britannico decide cinicamente di chiudere i confini con la Scozia, innalzando un muro inespugnabile da dove non può uscire nessuno, infetti o sani poco importa. Passano 30 anni e non si sa più nulla di ciò che accadde nella Scozia isolata, l'epidemia però scoppia di nuovo a causa dei governanti inglesi che tengono il popolo affamato in ghetti sovrappopolati, con scarse condizioni igieniche e senza coperture sanitarie, così il governo decide di mandare una guerriera a capo di un manipolo di soldati in Scozia, a trovare una cura per i ricchi e per il governo. Nel frattempo Londra viene sigillata, i poveri vengono chiusi dentro mentre i ministri e i ricchi scappano. Il manipolo scopre che in Scozia sono sopravvissuti in parecchi e che hanno abbandonato la cosiddetta civiltà, quella però, e il regista ce lo fa notare con classe senza dirlo, che ha portato all'isolamento crudele della Scozia o all'abbandono a se stessi dei londinesi. 

Il  film non perde mai un colpo, non c'è mai una pausa per prendere respiro, Neil Marshall spinge l'acceleratore a manetta costruendo un film divertente e geniale, cita a piene mani dai classici film d'azione che ho nominato, anche dal buon Walter Hill dei Guerrieri della notte, e pur confezionando un prodotto volutamente sopra le righe non smarrisce mai la bussola regalandoci un film di genere adrenalitico e anarcoide.

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