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La leggenda dell'arciere di fuoco

Regia di Jacques Tourneur vedi scheda film

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FABIO1971

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La recensione su La leggenda dell'arciere di fuoco

di FABIO1971
4 stelle

Il cacciatore Dardo (Burt Lancaster) ha un conto aperto con il conte Ulrich di Hess (Frank Allenby), il "Falco", luogotenente di Federico Barbarossa distaccato in Lombardia a mantenere l'ordine tra le popolazioni delle vallate: l'ufficiale gli aveva, infatti, alcuni anni prima, già portato via la moglie, e ora, incrociatolo in paese, si vendica di un'offesa ricevuta portandogli via anche il figlioletto. Dardo, allora, a capo di un manipolo di ribelli, prima rapisce Anna (una splendida Virginia Mayo), la nipote del conte, e poi, insieme all'amico Piccolo (Nick Cravat), riesce a smuovere le coscienze dei contadini lombardi guidandone la rivolta contro gli oppressori. La leggenda dell'arciere di fuoco, fumettistica e variopinta incursione di Jacques Tourneur nei ritmi e colori del cappa e spada, scritta, con fantasiose licenze storiche, dal Waldo Salt che firmerà, tra gli altri, i copioni di SerpicoIl giorno della locusta e Tornando a casa, si rivela, però, un'operina meno ispirata e felice del previsto: lo spettacolo, infatti, è di modeste suggestioni e i brividi dell'avventura faticano a palpitare sullo schermo, stemperati nell'approccio giocoso della sceneggiatura alla vicenda narrata e nelle movenze buffonesche che caratterizzano la messinscena e la recitazione degli attori, senza, tra l'altro, possedere l'irresistibile leggerezza che accompagnerà, invece, gli stessi Burt Lancaster e il "muto" Nick Cravat quando si ritroveranno insieme, due anni dopo, nel tripudio di atletica e sfrenata vitalità di Il corsaro dell'isola verde di Robert Siodmak. Restano le atmosfere affascinanti di alcune sequenze, i siparietti romantici tra Lancaster e Virginia Mayo e lo smalto scintillante della fotografia di Ernest Haller (nomination all'Oscar, insieme alla colonna sonora di Max Steiner).

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