Regia di Michael Burke vedi scheda film
bello e intenso. ambientato in una zona rurale di verdi e boschi fitti, quelle zone dove i ponti della ferrovia passano sopra corsi d'acqua nel quale tuffarsi per cercare un pò di refrigerio, o che si possono utilizzare come nascondigli dal mondo che nostro malgrado ci circonda e ci appartiene almeno fino all'età della fuga. qui duncan rimane orfano della madre e rimane a vivere in una fattoria da gestire. duncan non è come gli altri figli di fattori. ama le sue galline che sua madre proibiva al marito di mangiare e che una volta morte seppelliva in un cimitero creato appositamente. viene coinvolto per burla dai ragazzi del circondario che non fanno altro che continuare a girovagare con un grosso pickup rosso. conosce perry un ragazzotto con un burrascoso rapporto col padre. tra i due, lontani dal mondo machista degli altri ragazzi della contea nasce qualcosa che sfocia in una notte di sesso, nel quale perry assume il ruolo attivo-violento e duncan quello passivo, ma non di vittima. e difatti duncan mette perry di fronte ad una realtà che non gli lascia altra scelta che accettarla o rifiutarla radicalmente. anche perchè perry non conosce molta dolcezza e comprensione familiare. per entrambi i ragazzi una crescita, un disvelamento, un'apertura d'occhi su quel mondo un pò incantato della loro infanzia che però ha bisogno di un ulteriore passo. duncan per fortuna riceve un violento abbraccio del padre che lo trattiene confortandolo tra le sue braccia calde d'amore e d'affetto. per perry un'ulteriore presa di posizione. deve decidere qualcosa, qualcosa che dovrà decidere da solo o con duncan. purtroppo il finale è troppo tronco, per un film che avrebbe dovuto durare un pò di più. non una carineria che ti fa archiviare il film nel solito file visti e bidonati, con dialoghi schietti e situazioni forti grazie ad un emile hirsch di strabiliante mestiere, ad un jenkins sapientemente calato nel difficile ruolo del genitore e ad un tom guiry, pupattolo in carne pronto a fiorire, divorato dai bruchi della paura e dell'indecisione.
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