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Legami!

Regia di Pedro Almodóvar vedi scheda film

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La recensione su Legami!

di noodless94
8 stelle

La sindrome di Stoccolma è un particolare stato di dipendenza psicologica e/o affettiva che si manifesta in alcuni casi in vittime di episodi di violenza fisica, verbale o psicologica. Il soggetto affetto dalla sindrome, durante i maltrattamenti subiti, prova un sentimento positivo nei confronti del proprio aggressore che può spingersi fino all'amore e alla totale sottomissione volontaria, instaurando in questo modo una sorta di alleanza e solidarietà tra vittima e carnefice.

 

Fin dalla prima immagina, il rosso domina sullo schermo. Non è una scelta casuale quella di rimarcare a (in) più riprese la presenza, a tratti morbosa, del rosso, colore del sangue, simbolo di passione, violenza e acceso desiderio. E così, questo rosso che troviamo sulle borse, sulle auto, sui muri, sui borsoni, sulle T-Shirt, ci dice molto, anzi tantissimo, sul film.

 

Victoria Abril

Legami! (1989): Victoria Abril

Victoria Abril, Antonio Banderas

Legami! (1989): Victoria Abril, Antonio Banderas

 

Nono film dell'eccentrico regista spagnolo Pedro Almodòvar, Legami è un film di violenza, solitudine e ossessione. Ma non solo.

Ricky (Antonio Banderas) è un giovane che ha appena ottenuto il permesso per uscire dalla casa di cura dove ha vissuto per molti anni. Tra sale e corridoi senza vita, Ricky ha imparato molti mestieri ed è riuscito a farsi dichiarare sano di mente. 

Una volta uscito, tutto è diverso. Abilmente orchestrata da Almodòvar, la fuga dalla "prigione" di Ricky, che abbraccia nuovamente il mondo esterno e la libertà, in realtà non è che un altro imprigionamento, ben diverso e molto peggiore di quello precedente. Con un gioco di inquadrature e una contrapposizione molto forte, passiamo da interni silenziosi e vuoti, a un esterno dominato dalla caotica massa in frenetica corsa, dalla quale Ricky sembra non distinguersi affatto. Sebbene egli sia un pazzo appeno uscito dal luogo in cui era in cura, immerso dentro quella folla di umani tutti uguali, Ricky riesce a immedesimarsi, ad apparire lui stesso un "normale". Con una semplice ma efficace inquadratura, Almodòvar crea una situazione paradossale e incredibilmente efficace, nonchè bella dal punto di vista stilistico. 

Mimetizzato tra i "normali", Ricky si intrufola nella vita di Marina (Victoria Abril), rapendola per dar sfogo a un'ossessione dalla quale non riesce più a liberarsi da quando, un anno prima, quest'ultima si era concessa per una notte d'amore.

Ma chi è Marina? Ex attrice pornografica, prima di essere rapita da Ricky è impegnata su un set cinematografico; da tempo (soprav)vive con parecchi problemi ai denti... e con la droga.

 

 

La storia di Marina e Ricky (che non starò qui a raccontare), è la storia di due inetti, due personaggi pirandelliani che vivono di uno stigma, di una patente, che ormai li ha segnati e categorizzati. Lui, un ragazzo folle, solo al mondo e con la testa ossessionata da un unico pensiero: Marina. Lei, invece, attrice porno che rifugge nella droga per proteggersi dalla solitudine che la circonda, da un mondo (a partire dal regista del film, un vecchio voluttuoso in sedia rotelle) che la vede sempre alla stessa maniera: l'attrice porno idolo del pubblico maschile, con gravi problemi di tossicodipendenza. 

Dal connubio solitario dei due inetti protagonisti, non deve apparire strano che nasca qualcosa, un amore strano, perverso e folle (e anche violento), che può anche essere riconducibile alla Sindome di Stoccolma sopra descritta. 

 

Antonio Banderas, Pedro Almodóvar, Victoria Abril

Legami! (1989): Antonio Banderas, Pedro Almodóvar, Victoria Abril

 

Quello di Pedro Almodòvar non è solamente un film di violenza, solitudine e passione, ma un racconto di emarginati, di figure in estrema difficoltà a stare nei canoni del mondo urbano e sociale. 

Legami è uno dei film migliori del regista spagnolo, che costruisce la vicenda tenendo fede a quello che il suo cinema, folle, ossessionato, violento, in cui i due protagonisti regalano un'ottima prova di coppia, con la fotografia e scenografia che non si limitano a essere strumenti di ornamento, ma parti fondamentali del film. 

 

 

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