Regia di Kaneto Shindo vedi scheda film
Grandissimo esempio di horror nell'accezione più classica del termine, dove l'orrore non sono arti mozzati e sangue a secchiate, ma piuttosto uno sguardo sul nero dell'anima di ognuno di noi. Tutti i personaggi che popolano “Onibaba”, dalle due protagoniste al disertore, al ricettatore, ai samurai di passaggio, tutti nessuno escluso rappresentano la cattiveria e l'egoismo latente in ognuno di noi e che in circostanze così dure come quelle rappresentate finiscono inevitabilmente con l'emergere. Splendida allegoria; splendido film. VOTO: 9½
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