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Parigi

Regia di Cédric Klapisch vedi scheda film

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anonimo (27615)

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La recensione su Parigi

di anonimo (27615)
4 stelle

Una visuale sky-line di Parigi, tutta vista dall’alto in questo nuovo lavoro di Klapish, tornato ai ritmi più larghi e rilassati dei tempi del Gatto, e lontano (per fortuna) dalle ultime scelte videoclippare, riuscite bene a suo tempo ne “L’appartamento spagnolo” , ma poi presto divenute indigeribili con i suoi cloni successivi. Sempre in compagnia del suo attore feticcio Romain Duris (anche il suo personaggio, alle prese con la morte, è lontano anni luce dal ridanciano studententello da “progetto Erasmus”) , questa volta Klapish mette forse troppa carne al fuoco, compone un mosaico esageratamente ampio dove i tasselli faticano a coincidere tra loro, lasciando spazi vuoti e superflui che ottengono l’effetto di diluire eccessivamente il succo della narrazione: le vicende collaterali sono infatti appena accennate, frammentate, poco presenti all’attenzione dello spettatore (gli emigranti africani, la giovane magrebina della panetteria – la bella Sabrina Ouazani di “Cous Cous” –, gli operai dei mercati generali…). Klapisch si sforza ovviamente di dare una visione ampia, universale di Parigi (la domanda della piccola figlia di Juliette Binoche all’inizio del film: “Mamma, dov’è l’Universo?”), ma questo sforzo non mi è sembrato affatto riuscito. La dimensione complessiva resta comunque a livello molto personale e intimistico, tanto che, se non fosse girato in francese (e naturalmente sciaguratamente doppiato in italiano), parrebbe di vedere il solito film del filone italiano preponderante di questi tempi. Non sono troppe le cose che si lasciano ricordare uscendo dal cinema: la battuta sugli uomini e sull’omeopatia (prenderne spesso e apiccole dosi) è una di queste, un’altra è la scena dello “spogliarello” alla Loren-Mastroianni di Juliette Binoche ( fuori categoria e fuori classe come al solito), e certamente il nome e il viso di Melanie Laurent, giovane promettentissima attrice francese ventiseienne da tenere d’occhio nel prossimo futuro….. Un po’ poco, tutto sommato.

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