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L'Onda

Regia di Dennis Gansel vedi scheda film

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La recensione su L'Onda

di IlGranCinematografo
7 stelle

Una mirabile perspicuità nell'inquadrare i sentimenti di malessere, fragilità e insoddisfazione interiore su cui fanno leva i movimenti dittatoriali.

 

Negli anni Sessanta, il docente americano Ron Jones, per spiegare ai suoi allievi come nasce un dispotismo, trasforma la propria classe in un fascio autocratico. Però è costretto a porre termine allo strano esperimento sociale perché in procinto di scadere nell'autentico terrore. A questa storia vera, s'ispira Dennis Gansel per provare a vergare su pellicola un'analisi critica riguardo le origini dei totalitarismi, calando il nefasto "gioco" scolastico ai tempi attuali e spostandolo in Germania, nazione con profonde cicatrici ereditate da un passato autoritario. Gansel, anche autore della sceneggiatura, è involontariamente ambiguo su quanto l'insegnante sia cosciente del baratro di ferinità e atrocità verso cui sospinge gli studenti e lui stesso, ma mantiene una mirabile perspicuità nell'inquadrare i sentimenti di malessere, fragilità e insoddisfazione interiore su cui fanno leva i movimenti dittatoriali come l'Onda e dei quali si nutrono la demagogia e la sete di potere dei tiranni, sollevando sagaci domande morali. Sebbene gli sviluppi appaiano narratologicamente un po' troppo repentini, la bravura interpretativa di Jürgen Vogel è poderosa e il tragico epilogo, non avvenuto davvero ma essenziale per portare a catartico compimento la degenerazione dell'irrequietezza repressa, mette i brividi. Efficace il cast giovanile, ben disegnato l'universo adolescenziale.

Colonna sonora con irruenta incursione di canzoni rock dei Camouflage.

BUON film (7) — Bollino GIALLO

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