Regia di Tom Tykwer vedi scheda film
Salto nel vuoto. Il thriller politico di Tom Tykwer sprofonda senza paracadute. Forse è troppo ambizioso ed egocentrico e non si accorge dei rischi a cui va incontro. Da una parte The International si rifà a quelle atmosfere claustrofobiche del cinema statunitense degli anni 70 tipiche dei film di Alan J. Pakula (Tutti gli uomini del Presidente) e John Schlesinger (Il maratoneta) in cui la metropoli diventa un luogo labirintico da cui è impossibile uscire. Dall’altra cerca di avvicinarsi a quella fisicità astratta e geometrica che ha caratterizzato le sue opere migliori come, per esempio, Lola corre. Un agente dell’Interpol e un vice procuratore distrettuale di New York cercano di porre fine alle attività di un potente banchiere coinvolto in un traffico d’armi coordinato da una delle più potenti organizzazioni criminali del mondo. Tykwer crea una dispersione spaziale (Berlino, New York, Istanbul, Milano) che somiglia a una sbiadita copia di 007. E anche le scene d’azione che potrebbero appassionare di più, come quella della sparatoria al museo Guggenheim, sono di un’imbarazzante freddezza. Clive Owen e Naomi Watts appaiono smarriti e sembrano continuare a chiedersi dove si trovano.
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