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Gardener of Eden - Il giustiziere senza legge

Regia di Kevin Connolly vedi scheda film

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La recensione su Gardener of Eden - Il giustiziere senza legge

di bradipo68
4 stelle

La giustizia fai da te mescolata con l'ansia tutta americana dell'eroe usa e getta.Dopo una parentesi indecorosa al college Adam,ragazzotto di provincia ritorna nel suburbio del New Jersey da dove era venuto.E incrocia il vuoto pneumatico di una generazione X al tramonto che sta invecchiando afflitta da un assoluta mancanza di ideali e prospettive.Che fare allora?Ultraviolenza?Può essere una soluzione ed è infatti adottata dal nostro,il quale per un capriccio del destino picchia a sangue uno stupratore col risultato di assurgere a temporanea notorietà.Un eroe usa e getta di cui si diceva prima,afflitto dalla massima di Andy Warhol per chi la fama durava solo l'arco di 15 minuti. Per Adam la fama diventa una specie di droga ma ancora di più compiere altri gesti altisonanti per la comunità mosso da un distorto ideale di giustizia.Fino all'estremo.La cosa che più colpisce di questo film è il cambiamento progressivo di tono che viene compiuto col passare dei minuti.Si parte come se il film fosse una commedia giovanilistica fino ad arrivare al thriller.Un film che cerca la trasversalità dei generi che però è affossato da una regia che guarda più al videoclip che al cinema,da una recitazione talmente sovraccarica da risultare poco credibile,da un montaggio asfissiante che fa quasi arricciare le cornee.A parte questi demeriti formali(e a parte l' inadeguatezza di Lukas Haas nella parte del protagonista,ha troppo la faccia da psicopatico) è un film che cerca di mettere in cattiva luce la concezione fascistoide della giustizia fai da te che è molto popolare in molti democraticissimi americani(democraticissimi non per appartenenza politica) ma diventa solo didascalico,un film pesantemente a tesi(e il finale nell'aula di "giustizia"sta lì a dimostrarlo) in cui la tesi divora la cinematografia,si cerca di dire cose importanti ma si scivola nel qualunquismo,si cerca la spettacolarizzazione facile con il gesto estremo, facendo perdere ogni efficacia al messaggio.Peccato,si poteva distinguere da tutta quella paccottaglia che in America viene prodotta ad uso e consumo(istantaneo) sulla tv via cavo e invece ne ricalca l'estetica in maniera totale.Definitiva.

Su Kevin Connolly

regia opacata dalla smania del videoclipparo

Su Lukas Haas

troppo psicopatico.Da subito

Su Erika Christensen

insomma

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