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Hancock

Regia di Peter Berg vedi scheda film

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Questo testo contiene anticipazioni sulla trama.

La recensione su Hancock

di Pimentella
6 stelle

Un supereroe fuori dagli schemi, una storia un po' diversa, interessante. Bel cast, buone le interpretazioni. Peccato, avrebbe potuto ottenere risultati migliori!

Se ogni supereroe custodisce una storia personale colma di celate sofferenze quella di Hancock penso sia una delle più tristi. Questo supereroe anticonvenzionale, unapologetic, scorretto e poco formale entra in scena accompagnato da una bottiglia, cominciamo bene! E se non beve per dimenticare (in quanto , in realtà, ha già dimenticato!), allora lo farà, magari, per cercare di ricordare, di scovare (forse nella lucidità dell’ebbrezza) se vi sia mai una ragione, un motivo di fondo alla sua solitudine, a quella sua rabbia. Quale mostro è dentro di sé? Gli sproloqui, i modi poco ordinari lo aiutano a non prendersi troppo sul serio, Hancock è uno tosto! Ma sono, altresì, modi per innalzare una barriera di forza, un muro di protezione a un’inadeguatezza che non trova ragione.

S/Fortunatamente un giorno salva Ray, un PR dalla faccia pulita, un buon samaritano dei giorni nostri. Questi gli consiglia di rilanciare la sua immagine  offuscata e malvista, anzi, persino odiata. Parola d’ordine: ingentilirsi. Ma questo ‘casuale’ incontro lo porterà da uno stato di beata nescienza alla scoperta di una verità alquanto scomoda. Il destino conduce sempre dove ‘deve’ anche se la strada da indicare non è proprio benigna. A Ray e sua moglie, Mary, Hancock si rivela, rivela il suo senso di impotenza, la sua amnesia, la solitudine sofferta…i suoi inspiegabili sensi di colpa, la sua rabbia e la spiegazione di questa con una sua probabile natura cattiva…e già qui mette molta, ma molta tristezza.

La scoperta della vera identità di Mary comporta di conseguenza la scoperta della propria. Unica coppia di sopravvissuti di una specie creata a coppie ( ma in che modo è avvenuta questa fantomatica creazione, per opera di chi e a quale scopo? ), altra batosta per il superoe!

Abbandonato e solo davvero, la sua vulnerabilità lo rende più umano, la perdita dei suoi poteri per la vicinanza della sua metà, la difficile accettazione di una dura realtà.

Da qui la responsabilità di una scelta difficile, che lo sacrificherà ulteriormente. Ma è così che va e che deve andare…cambiare il mondo è il suo destino, unico superstite ( o quasi! ) di una sorta di angeli-dei  protettori della terra, finirà per conoscere come unico bene quello altrui.

A mio parere il film è discreto, la storyline  lo regge tutto. Regia e sceneggiatura non eccellono. Belli  alcuni dialoghi, mentre ,quanto ad effetti speciali, siamo un po’ sul banale. Poi c’è Smith, lui sì che lo rende da guardare! Ogni sua interpretazione favorisce il personaggio, lo caratterizza. Bellissima e brava la Theron, anche se il suo ruolo mi lascia qualche dubbio. Interessante il personaggio di Bateman, un eroe terreno, che prova a cambiare il mondo con poteri che sono tutti umani , un contrappeso all’eroe ultraterreno, la testimonianza di una forza che può essere in ognuno di noi. Se lo dovessi consigliare, in fin dei conti, lo farei!

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