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Two Lovers

Regia di James Gray vedi scheda film

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La recensione su Two Lovers

di Baliverna
10 stelle

Mi è piaciuto molto, con mia sorpresa. La sorpresa sta forse nel fatto che è un film abbastanza fuori dal suo tempo, per stile e contenuti; devo aggiungere anche per la caratterizzazione dei personaggi. La storia di primo acchito potrebbe sembrare inverosimile, o meglio, il protagonista potrebbe sembrare un mezzo spostato con assurde dinamiche sentimentali. In realtà, a conti fatti, non se ne riceve questa impressione. Egli ha dentro un enorme vuoto causato dalla separazione forzata con la precedente fidanzata, per vaghi motivi di salute. Si allude al fatto che i genitori di lei abbiano avuto un ruolo primario in questo troncamento. Questo vuoto facilita il suo innamorarsi di ben altre due donne, senza che i suoi sentimenti siano però futili e gratuiti. La passione avvampante nasce per il personaggio interpretato dalla Paltrow, mentre per l'altra ragazza prova un sentimento più pacato, ma a ben guardare comunque sincero. Forse anche più sano. Quest'ultima è per certi aspetti un ripiego, una seconda scelta, per altri una possibilità a mio modo di vedere più valida della prima. Passione fortissima e amore più sobrio, questo sembrano rappresentare le due donne.
Ho trovato le situazioni e i personaggi di questo film incredibilmente realistici, sinceri, frutto di un'attenta osservazione della realtà e delle persone. Nello stesso senso è da interpretare la scelta degli attori, che sono tutti perfettamente in parte. Lei (la Paltrow) è proprio il tipo di donna che fa innamorare uno come il protagonista, che però ha anche una relazione con un uomo sposato pieno di soldi. Questi, a sua volta, è esattamente il tipo umano che conduce quella vita: famiglia ahimé di facciata, viaggi, affari, amante, sotterfugi, quei modi di fare... Lei che soffre per la sua doppia vita e le sue assenze, lei che piange, e che trova consolazione in un bravo ragazzo che stravede per lei, e per il quale crede di provare amore. Ma da qualche parte è scritto che una donna così può amare veramente - e disperatamente - solo uno come l'amante, per il quale andrà avanti con un tira e molla di litigate e riconciliazioni. Il finale è assolutamente prevedibile (almeno per ciò che mi riguarda), ma proprio per questo è perfetto, perché con quelle premesse e quei personaggi era impossibile che andasse altrimenti.
Lo stile di James Gray è classico e sobrio, senza vezzi tecnici, ma attento e preciso. Notevole trovo anche il lavoro sulla fotografia, specie nell'episodio finale nel cortile, con luci fioche che non riescono a rischiarare l'oscurità. Isabella Rossellini, ancora bella, offre uno splendido sguardo nel finale, fatto di un misto tra timore, consolazione, e amore materno.
Forse non è un capolavoro, ma è un film molto bello che mi ha colpito, con un valore aggiunto dovuto all'epoca in cui è girato; oggi infatti, quanto a caratterizzazione dei personaggi e analisi dei sentimenti si preferisce andare per le spicce. Anche l'ambientazione in un edificio popolare con una famiglia assolutamente comune è degna di nota. Bellissima e non invadente la colonna sonora a base di chitarra arpeggiata, la quale aggiunge intensità e significato a certi momenti particolari della trama.
Capisco che a certi possa non esser piaciuto per i più vari motivi, ma francamente non capisco certe stroncature in stile lancio di ortaggi.

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