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La classe - Entre les murs

Regia di Laurent Cantet vedi scheda film

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La recensione su La classe - Entre les murs

di supadany
8 stelle

VOTO : 7.

Palma d’oro al Festival di Cannes 2008 soffiata ai “nostri”, per una volta convincenti, portabandiere.

Ammetto che non mi ha letteralmente stregato (ergo la Palma d’oro l’avrei data ai nostri o ai Dardenne de “Il matrimonio di Lorna”), ma ciò non toglie che sia un film interessante e riuscito per molteplici motivi.

In primis, perché affronta il mondo della scuola generalista moderna con un piglio naturale e disinibito, tanto da sembrare di vedere delle riprese dirette dall’interno delle quattro mura di una classe vera(ed in questo l’estrazione di non professionisti ben scelti, aiuta parecchio).

In secondo luogo perché ci propone un collage multirazziale, reale ed appropriato, tra le varie e più frequenti difficoltà (la lingua, i problemi dettati da un’estrazione sociale inferiore, il caratteraccio dei giovani d’oggi e la difficoltà di educarli colpa non solo degli studenti, ma anche dei professori e delle loro famiglie troppo protettive) che ci sono nella vita scolastica di tutti i giorni.

Terzo perché il protagonista, scrittore del libro da cui è tratto il film, interpreta un professore che, pur non prendendo sempre le giuste decisioni, prova a stimolare gli alunni, pur sviando su programmi più semplici, prova a coinvolgerli, come la scuola dovrebbe fare, soprattutto nelle situazioni più complicate, con grande umanità.

Tutto questo, amalgamato lasciando parlare le scene, da vita ad un film formalmente di alto profilo che scorre davvero velocemente (due ore passano in un lampo) per chiudersi con una scena che mi ha ributtato nel passato.

Una stagione scolastica finisce, professori e studenti possono finalmente sorridere e rilassarsi in vista dell’estate, giocando insieme  a calcio, tra una risata e l’altra.

Intanto nella classe abbandonata i tavoli e le sedie sono in totale disordine.

Due belle immagini che mi hanno tolto quindici anni in un colpo solo, rivivendo l’emozione dolcissima (evviva la vacanza), ma anche accompagnata da un velo di tristezza (è sempre un’avventura che finisce e l’estate spesso porta cambiamenti a quell’età) dell’ultimo giorno di scuola.

Su Laurent Cantet

VOTO : 7.
Regia attenta e naturale, che lascia spazio alle persone ed amalgama una pellicola particolare e preziosa.

Su François Bégaudeau

VOTO : 6/7.
Si vede che ci crede.

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