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Blindness

Regia di Fernando Meirelles vedi scheda film

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La recensione su Blindness

di supadany
8 stelle

Pellicola molto difficile, affascinante ed ingiustamente, in ogni caso, dimenticata negli scantinati della distribuzione italiana (comprata dalla Mikado, annunciato in uscita un paio di volte nel 2009 e poi il nulla, per adesso nemmeno in home video è uscito, l’unica possibilità è la rete).

Una malattia sconosciuta rende ciechi senza spiegazioni scientifiche, ed i primi contagiati, per contenere una possibile pandemia, vengono messi in isolamento, praticamente abbandonati all’interno di uno stabile, destinato a divenire in breve tempo fatiscente.

Si formeranno delle camerate che lotteranno per la sopravvivenza, tra soprusi e prevaricazioni, ma una donna in realtà ci vede ancora e fungerà da guida per il suo gruppo.

Questa la parte migliore del film (anche la più lunga) che mostra quanto la dignità umana possa cadere in basso di fronte ad eventi che annullano le regole imposte dalla società.

Successivamente, in seguito ad un incendio, avverrà la grande fuga, poichè all’improvviso non vi sarà più traccia delle guardie.

Al di fuori di quelle mura però tutto sarà cambiato, lo scenario sarà sconfortante e senza speranza, una vera apocalisse, dove le strade sono piene di uomini e donne che si muovono come zombi.

Lungo tutto il film non mancano diverse immagini di grande impatto, come il muoversi insicuro delle persone, lo smarrimento che queste provano, i luoghi bui e disordinati, le scene di lotta per la sopravvivenza (vedi per esempio all’interno del supermercato).

Un film che colpisce l’attenzione, difficile da inscenare, ma diciamo che il regista ha fatto complessivamente un buon lavoro anche se, soprattutto nella fase iniziale dove non si respira pienamente l’atmosfera del disastro sociale, lascia la sensazione che si potesse fare anche meglio.

Insomma il materiale sembra essere imponente (non ho letto il libro) e sfruttato solo in parte.

Rimane comunque un bel film, doloroso e cupo (probabilmente il motivo per cui è stato accantonato da noi), una visione non facile, a tratti profondo e sconfortante, con però un finale un po’ stringato.

In ogni caso da recuperare se ne avete la possibilità.

 

 

Fernando Meirelles

Lavoro difficile e sostanzialmente riuscito.

Diverse sequenze sono girate in modo molto efficace, anche se in alcuni frangenti lascia la sensazione che si poteva fare anche di meglio.

Julianne Moore

Una sicurezza, in questo caso finamai guida, come (quasi) sempre.

Mark Ruffalo

Credibile, come per gli altri attori non era certo facile calarsi nella parte.

Alice Braga

Più che sufficiente.

Yusuke Iseya

Sufficiente.

Yoshino Kimura

Soddisfacente.

Danny Glover

L'esperienza paga e la sua presenza lascia un segno nella parte finale.

Gael García Bernal

Ruolo fastidioso, fatto piuttosto bene.

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