Regia di Pierre Morel vedi scheda film
Brian ha deciso di andare in pensione anticipatamente per poter stare più tempo insieme con sua figlia, ormai 17enne. e ricostruire una relazione che nel passato non si era mai sviluppata, essendo Brian un agente CIA con missioni sempre all'Estero. Ma sua figlia non è più la bambina di un tempo. E inoltre vive col nuovo compagno della ex-moglie: un uomo facoltoso che esaudisce ogni suo desiderio. Brian è inoltre un padre apprensivo e, quando la figlia gli chiede il permesso di andare a trascorrere delle vacanze a Parigi, il primo istinto è di negarglielo, pensando a tutte le possibili disavventure che potrebbero capitare. Eppure si rende conto che la ragazza ha bisogno di sentire la fiducia del padre e che essa si componga col suo legittimo desiderio di sentirsi "grande". Quindi alla fine il permesso viene concesso. Ma a Parigi succederà proprio quello che Brian temeva e che lo costringerà a rivestire i panni dell'agente per provare a tirar fuori la figlia dal guaio in cui si è cacciata ...
Cosa mi è piaciuto? in qualche modo il rapporto i problemi del rapporto gemitore-figli sono stati rappresentati molto bene, con da un lato le ansie paterne e dall'altro la classica ambivalenza adolescenziale a metà fra desiderio di autonomia e voglia di approvazione. Anche il ritmo della storia scorre veloce e non permette fasi di noia; fra azioni, combattimenti e inseguimenti, il film resta una visione gradita a tutti gli amanti del genere.
Cosa non mi è piaciuto? non per fare il perfettino, ma le scene di lotta o i conflitti a fuoco sono spesso basati su elementi poco verosimili; e ciò abbassa il gradimento complessivo.
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