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Burn After Reading. A prova di spia

Regia di Ethan Coen, Joel Coen vedi scheda film

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Questo testo contiene anticipazioni sulla trama.

La recensione su Burn After Reading. A prova di spia

di axe
6 stelle

Il dipendente della C.I.A. Ozzie Cox è spostato ad altro incarico causa abuso di alcolici. Amareggiato dall'evento, l'uomo si licenzia e sceglie di vendicarsi rivelando le sue conoscenze tramite la composizione di un memoriale. La moglie Katie, amante dell'amico di famiglia Pfaffer, avendo deciso di chiedere il divorzio, acquisisce informazioni riservate su Ozzie, scrivendole in un CD, il quale finisce casualmente nelle mani di Chad e Linda, impiegati in una palestra. Altrettanto casualmente, Linda, conosce Pfaffer tramite un servizio internet per incontri, ed intraprende una relazione con lui. Basandosi su queste premesse, i fratelli Ethan e Joel Cohen imbastiscono una vicenda di intrighi, equivoci e tradimenti, che non porta alcunchè di buono per nessuno. Ne sono protagonisti una serie di personaggi i quali, già abituati a dare nella vita il peggio di loro, in questo frangente lasciano completamente campo libero ai propri egoismi e ne vengono travolti. Il meno squallido è proprio Ozzie (John Malkovich), le cui velleità di vendetta scatenano una singolare sequenza di fatalità. Katie (Tilda Swinton) è un donna irascibile, dall'indole dominatrice, a dispetto della professione di pediatra, un ruolo che la vorrebbe comprensiva e rassicurante; approfitta delle difficoltà lavorative e personali del marito, divenuto un po' troppo "amico della bottiglia" per buttarlo fuori dalla propria vita, magari spolpandolo di qualche avere; vorrebbe poi portare allo scoperto il suo rapporto con Pfaffer (George Clooney), anch'egli in crisi coniugale. Ma Pfaffer, uomo godereccio benchè reso paranoico dalla convizione di essere costantemente sotto sorveglianza, in realtà, non pensa proprio ad un futuro con Katie, in realtà una delle sue molte amanti, benchè meno "occasionale" di altre. Tra queste ultime c'è Linda (Frances McDormand), una donna di mezza età alla ricerca disperata di sè stessa ... e del denaro necessario per eseguire interventi di chirurgia estetica, che possano restituirle un aspetto fisico più giovanile. Il coinvolgimento nella vicenda è fatale per Chad (Brad Pitt), un sempliciotto entusiasta delle prospettive offerte dall'aver messo le mani su quelli che crede segreti d'intelligence. La C.I.A., dal suo canto, non può esimersi dall'intervenire. Il suo intervento ha lo scopo di "appianare" la vicenda. L'epilogo giunge quasi improvviso e spiazzante. Alcune questioni rimangono non risolte; ma immagino che ciò risponda ad una precisa volontà della regìa, la quale si concentra sul "tourbillon" che risucchia i suoi personaggi nel giro di poche ore. Buone le prestazioni per un cast di tutto rispetto; probabilmente il miglior aspetto dell'opera. Le tonalità hanno un che di grottesco; a ciò contribuisce l'improbabilità della serie di sventure che colpiscono i pur non positivi soggetti. Il ritmo è molto sostenuto. Come per altre opere dei fratelli Cohen, è ravvisabile nella dialettica del film una buona dose di nichilismo. Nonostante i loro affanni, i personaggi non hanno via di scampo; qualcuno ottiene quanto cerca, a caro prezzo e, con ampia probabilità, rimanendone comunque insoddisfatto; qualcun altro va ancora più fondo, il tutto all'ombra delle attività delle agenzie di spionaggio, le quali operano alla luce di dinamiche ben più oscure e meno governabili di quanto essi, insignificanti rotelle di un ingranaggio estremamente complesso, credano. Non sono rimasto completamente soddisfatto della visione; non mi hanno convinto ne' i dialoghi, a volte brillanti, a volte artificialmente assurdi, inconcludenti, ne' la conclusione, tanto spiazzante, quanto semplicistica. Una sorte di "colpo di spugna" chiude il racconto lasciando diverse questioni in sospeso. Una discreta commedia d'azione, cinica, ben interpretata; ma i suddetti dettagli mi hanno lasciato un po' d'amaro in bocca. 

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