Regia di Mike Leigh vedi scheda film
Pauline detta Poppy è una maestra elementare che cerca di prendere le cose con leggerezza e ironia. Poppy è simpatica ma monocorde, e la macchina da presa la coccola un po’ troppo: quasi tutto il film consiste in una serie di incontri-scontri fra la sua allegra spontaneità e la cupezza di personaggi seriosi e fortemente concentrati sui propri problemi. Solo verso la fine uno di questi, l’istruttore di guida, tira fuori tutta la rabbia e la frustrazione accumulate in anni di solitudine: una scena drammatica che comporta un fortissimo scarto tonale rispetto al contesto da commedia e che improvvisamente butta davanti agli occhi della protagonista la crudezza della vita reale, fino a quel momento rimossa ma non cancellata. E in certo modo mette in dubbio la validità dell’atteggiamento di lei, pronta a riconoscere il disagio familiare che determina gli atti di bullismo di un suo allievo, ma non altrettanto sensibile nel captare i ben più evidenti segni della sofferenza interiore di un adulto.
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