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Tulpan

Regia di Sergei Dvortsevoy vedi scheda film

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La recensione su Tulpan

di bradipo68
8 stelle

Tulpan è un film alieno,proveniente da un altro pianeta.Così come sembra di un altro pianeta l'ampia distesa uniforme che gli fa da cornice ambientale,la steppa kazaka.Asa torna alla steppa dopo aver fatto il servizio militare in Marina e vuole concretizzare il suo sogno:avere un suo gregge:ma c'è un piccolo problema per farlo deve sposarsi e lui non è sposato.E non ci sono donne in questo angolo di pianeta dimenticato da Dio ma soprattutto dalle donne.O meglio l'unica che potrebbe fare al caso suo si chiama Tulpan ma non lo vuole.Per via delle sue orecchie a sventola.E giustamente lui opina:ma se Carlo d'Inghilterra può sposarsi con quel fiore di lady Diana perchè io non posso avere Tulpan?In fondo non è questo il punto su cui focalizzarsi del film ,o perlomeno non è l'unico.Da bravo documentarista


Dvortsevoy riesce a cogliere con grande acutezza la poesia del quotidiano in un posto in cui non c'è praticamente nulla e non succede mai nulla.Ci sono le canzoni cantate con la famiglia(Asa vive con la famiglia della sorella) e il gregge.Occasionalmente c'è un amico,col suo trattore modificato e ornato di fotografie di donne pettorute,che trasporta cose in città al suono di Rivers of Babylon dei Boney M.Dice sempre ad Asa di trasferirsi in città perchè lì c'è la vita vera.E Asa è anche tentato per via dei contrasti quotidiani c he ha con il cognato.Tulpan non la vediamo mai,o meglio la vediamo solo di spalle,inafferrabile come la sabbia sollevata dal vento.Asa vuole condividere il suo sogno con lei ma forse è meglio riscrivere il suo sogno,aggiornarlo con un fiore.Questo film riesce a essere allo stesso tempo lieve come una favola da raccontare ai propri figli eppure puntuale nel descrivere una realtà che può arrivare a essere terribile. Per far da contrappunto a  questa lotta contro gli elementi naturali c'è spazio anche per l'ironia e per il grottesco:grottesca è il prezzo dato al fidanzamento con Tulpan(un lampadario da attaccare chissà dove e ben dieci pecore) contrappunto ironico il veterinario che si sposta su una specie di side car che è inseguito da oltre 100 km da mamma cammella che insegue il suo cucciolo che lui si porta dietro.Accanto a queste e tanti altri quadretti quotidiani che fanno restare a bocca aperta c'è lo spazio per due scene tra loro speculari:si tratta di pecore durante il parto.Nel primo caso muore l'agnellino( cercano di rianimarlo in tutti i modi anche con la respirazione bocca a bocca),nel secondo caso l'agnello vivrà e sarà come una prova di maturità per Asa.Se dovessi trovare una somiglianza con altri film che ho visto direi che solo Il matrimonio di Tuya,film mongolo realizzato credo nello stesso anno,ha qualche punto di contatto.Ma lì la protagonista incontrastata è Tuya. Tulpan è un film molto più scritto e lavorato di quello che sembra eppure riesce a riprodurre la realtà in maniera così fedele da sorprendere.Come ci trovassimo di fronte a un documentario.E'anche un film sull'importanza dei sogni:perchè se la terra e la vita in genere non danno nulla,se la lotta per la sopravvivenza accomuna uomini,pecore e cammelli,tutti costretti a essere nomadi perchè la terra non dà nulla da mangiare allora il sogno,ascoltare canzoni,sfogliare riviste,sentire le notizie alla radio possono contribuire a far vivere.E Asa riesce anche a riscrivere il suo sogno a forma di fiore in un finale non così scontato.Ma in Kazakhstan cresceranno i tulipani?

Su Sergey Dvortsevoy

documentarista che sua magnificamente il mezzo espressivo

Su Askhat Kuchencherekov

nella parte di Asa

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