Espandi menu
cerca
Il matrimonio di Lorna

Regia di Jean-Pierre Dardenne, Luc Dardenne vedi scheda film

Recensioni

L'autore

Maciknight

Maciknight

Iscritto dal 29 ottobre 2014 Vai al suo profilo
  • Seguaci 16
  • Post 1
  • Recensioni 688
  • Playlist -
Mandagli un messaggio
Messaggio inviato!
Messaggio inviato!
chiudi

La recensione su Il matrimonio di Lorna

di Maciknight
6 stelle

Film amaro e complesso, splendidamente interpretato dall’attrice kosovara Arta Dobroshi (la protagonista albanese), inizialmente quasi odiosa nel suo cinismo programmato ed imposto dalle circostanze, ma che col tempo rivelerà sentimenti umani che non potrà soffocare e che la riscatteranno moralmente.

Film amaro e complesso, splendidamente interpretato dall’attrice kosovara Arta Dobroshi (la protagonista albanese), inizialmente quasi odiosa nel suo cinismo programmato ed imposto dalle circostanze, ma che col tempo rivelerà sentimenti umani che non potrà soffocare e che la riscatteranno moralmente. In particolare è da antologia (da manuale di psicologia clinica) la manifestazione del suo senso di colpa per essersi prestata al parassitismo criminale di chi organizza finti matrimoni tra far conseguire la cittadinanza belga, che giungono a reprimere coloro che si sono prestati, simulando morti accidentali. Il suo senso di colpa sfocerà in un malessere psicosomatico che la protagonista interpreterà come gravidanza, e tutti gli spettatori non dubiteranno dell’autodiagnosi che parrebbe pure accertata da una ambigua visita medica, in quanto sarebbe il frutto di uno splendido atto di amore tra lei ed il suo primo marito, un tossico che per amore di lei cerca di disintossicarsi, ma purtroppo non sa che il suo destino è segnato per il fatto stessa di aver accettato di sposarla. Lei farà il possibile per evitargli questa fine programmata (era destinata a divenire vedova per consentire un successivo matrimonio con un ricco russo), cercando di ottenere il divorzio per maltrattamenti, ma verrà a sua volta ingannata dal suo “protettore” e capo criminale che organizza questo tipo di business in Belgio, che dopo aver simulato di stare al gioco, accelererà quanto già programmato, simulando un’overdose con la quale togliere di mezzo il soggetto scomodo. Lei in seguito a questa tragica vicenda elaborerà una gravidanza isterica (che sembrerà reale a tutti) che comprometterà tutta l’operazione col russo, divenendo inaffidabile per l’organizzazione criminale, che a questo punto riterrà anche lei un soggetto scomodo, divenuto inaffidabile. Il finale è aperto, nel senso che ognuno lo conclude come meglio crede, assistendo ad un dialogo intimistico, tra lei e la sua presunta creatura che porta nel grembo. Ho notato che a molti è sfuggito questo passaggio, cioè che lei in seguito ad un ricovero ospedaliero per il suo “malessere”, assolutamente convinta di essere gravida e volendo tenere il bambino, nonostante la netta opposizione del suo protettore malavitoso, viene smentita da un’infermiera che nega che lei sia in cinta, in quanto dagli accertamenti non risulta. La narrazione in effetti non è chiara, credo volutamente, si mantiene ambigua, si sofferma su altri aspetti, risalta la falsità dei rapporti umani che si instaurano in questi ambienti, dove anche i sentimenti sono solo strumentali al business, fino ad ingannare anche la protagonista, che credeva di aver un rapporto sincero con un suo conterraneo, che invece era al soldo del suo protettore ed era motivato solo dai soldi. Il finale aperto in fondo non è che un atto di isolamento nella solitudine intimistica della protagonista, che non è una cima, neanche stupida, ma certamente non dotata intellettualmente per sapersi districare in una simile situazione, ed infatti provocherà solo danni, seppur involontariamente, ed è il motivo per cui si rifugerà nella psicosi. Un film impegnativo che andrebbe certamente rivisto per cogliere meglio alcuni particolari, perché da una prima e sola visione non risulta adeguatamente scorrevole, convincente e congruo nella narrazione, ma è sicuramente più che dignitoso e meritevole di essere visto.

Ti è stata utile questa recensione? Utile per Per te?

Commenta

Avatar utente

Per poter commentare occorre aver fatto login.
Se non sei ancora iscritto Registrati