Espandi menu
cerca
Punishment Park

Regia di Peter Watkins vedi scheda film

Recensioni

L'autore

Corinzio

Corinzio

Iscritto dal 13 gennaio 2015 Vai al suo profilo
  • Seguaci 21
  • Post -
  • Recensioni 315
  • Playlist -
Mandagli un messaggio
Messaggio inviato!
Messaggio inviato!
chiudi

La recensione su Punishment Park

di Corinzio
10 stelle

"L'agitazione é nelle nostre strade, nelle nostre università gli studenti insorgono. I comunisti vogliono distruggere il nostro paese. La Russia ci minaccia. La Repubblica é in pericolo, dall'interno e dall'esterno. La Legge e l'Ordine ci servono per sopravvivere." (Adolf Hitler, 1932).

 

Peter Watkins con Punishment park firma un capolavoro, a mio parere. La caratteristica delle sue pellicole erano soggetti o situazioni ricavati dall'attualità del periodo e rappresentarli in maniera estrema, come se tali situazioni prendessero una deriva distopica. Qui viene presentato un contesto dove la guerra del Vietnam raggiungeva il suo apice di virulenza, il conflitto si allargava e la protesta interna cresceva in maniera sensibile.

Quindi istituzioni di campi di raccolta per i cosidetti sovversivi, tribunali speciali e giudizi sommari. Veniva data la possibilità di scegliere o la pena inflitta oppure 3 giorni al punisment park, cioé una corsa di cinquanta chilometri nel deserto e raggiungere un punto specifico dove era conficcata la bandiera americana. Se si raggiungeva la bandiera i prigionieri erano iberi.

Punishment park è un falso documentario sulla falsariga del precedente The War Game. Si muove su due linee parallele ben distinte: i processi nei tribunali speciali e la corsa attraverso il deserto con due troupe che documentano gli avvenimenti e registrano le impressioni e gli accadimenti descritte dagli attori in gioco. Una descrizione realistica di una deriva autoritaria da parte della cosidetta "più grande democrazia del mondo". In nome della legge e dell'ordine il confine tra uno stato democratico e la dittatura fascista è sottilissimo, tramite anche e soprattutto al consenso di quella maggioranza silenziosa che avalla i metodi del governo. Un governo orientato alla repressioni ad ogni costo del dissenso e di radicalizzare ancora di più un conflitto che crea una profonda frattura sociale e generazionale. Certamente parla di avvenimenti lontani, ma il film è tutto tranne che datato e se si coglie il paradosso iniziale, non sorprenderà più di tanto il finale. Sia pure nella sua finzione realistica, é un film estremamente inquietante.

Ti è stata utile questa recensione? Utile per Per te?

Commenta

Avatar utente

Per poter commentare occorre aver fatto login.
Se non sei ancora iscritto Registrati