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Changeling

Regia di Clint Eastwood vedi scheda film

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Questo testo contiene anticipazioni sulla trama.

La recensione su Changeling

di axe
7 stelle

Los Angeles, fine anni '20. Christine divide il suo impegno tra un frenetico lavoro di centralinista e l'educazione del figlio Walter, un bambino giunto all'eta' di nove anni. Un giorno, tornando a casa, scopre l'assenza di Walter e si rivolge alla polizia. Le forze dell'ordine, gia' nell'occhio del ciclone per implicazioni in vicende poco pulite, inizialmente non prendono sul serio la denunzia. Alcuni mesi dopo, pero', sostengono di aver ritrovato il bambino, ed organizzano una cerimonia per restituirlo alla madre. Ma Christine ha una certezza; quel giovane non e' suo figlio. Alcuni, tra i quali il reverendo Briegleb, impegnato quotidianamente nel contrasto alla corruzione, le credono; tra i poliziotti, il capitano Jones s'impegna per screditarla - anche enfatizzando il suo stato di donna sola - fino a farla internare in manicomio. Nel frattempo, un altro investigatore solleva il velo sulle azioni di un crudele assassino di bambini, Gordon Stewart Northcott; Walter potrebbe essere stato una sua vittima. Personaggio centrale di questo film diretto da Clint Eastwood e basato su fatti e personaggi reali, e' Christine, una madre dalla fede incrollabile. Anche nei momenti piu' duri della sua battaglia, non perde di vista il suo obiettivo, quello di ricongiungersi con il figlioletto. Subisce il discredito sociale, la si prova a far passare per pazza, e' sottoposta a vere e proprie torture, con lo scopo di estorcerle una firma in calce ad una dichiarazione in grado di salvare la reputazione della polizia; e' incidentalmente strumentalizzata nelle lotte tra le fazioni politiche di Los Angeles; e' infine costretta al confronto con il presunto killer del figlio, uomo lucido nella sua insensata follìa. La sua tenacia porta ad importanti conseguenze sul piano del progresso civile. Accertati in tribunale mancanze ed abusi commessi, alla polizia e' sottratto il potere di decidere arbitrariamente l'internamento in ospedali psichiatrici delle persone, ed i responsabili di tali condotte sono rimossi dai loro ruoli. Christine e' magistralmente interpretata da Angelina Jolie, la cui corporatura minuta ed atteggiamento dimesso contrastano con la forte determinazione del suo carattere e l'emotivita' con la quale difende le sue idee. Il suo principale avversario e' il corpo di polizia di Los Angeles, cui addossa la responsabilita' per il mancato ritrovamento del figlio; non mostra animosita' contro il serial killer Gordon Stewart Northcott, probabilmente perche' lo ritiene assolutamente incapace di intendere e di volere, probabilmente perche' non e' certa che abbia ucciso il giovane Walter. Il ritmo del film e' molto sostenuto nella prima parte; la tensione e' notevole e, ignorando la vicenda cui e' ispirato il racconto, c'e' la curiosita' di sapere come si evolve il rapporto tra la protagonista ed il bambino che le viene affidato al posto del figlio. Nella seconda parte, sciogliendosi pian piano l'intreccio, la tensione viene meno, ma rimane l'interesse nella sorte dei personaggi. Il serial killer, di cui e' mostrata l'esecuzione in una sequenza tanto realistica quanto drammatica, lancia a Christine una serie di criptici segnali, che riaccendono in lei la speranza. Cosi' si conclude il racconto; benche' il figlio non ricompaia, la donna non smise mai di aspettarlo e cercarlo, aggrappandosi ad indizi che aprono alla possibilita' per la quale Walter (tratteggiato, nella sua breve apparizione, come un ragazzo intelligente ma assai critico nei confronti della mamma) sia riuscito a fuggire, ma, terrorizzato dagli eventi, abbia preferito non riavvicinarsi a Christine e si sia rifatto una vita altrove. Un film a tratti "indigesto", per tematiche e sequenze, comunque appassionante e commovente, ben diretto e ben interpretato.

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