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Changeling

Regia di Clint Eastwood vedi scheda film

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La recensione su Changeling

di LAMPUR
4 stelle

Se non fosse una storia vera ci sarebbe da sbobinare la pellicola e rifare tutto, chiamando i pompieri per non annegare nell'acqua sgorgante dagli svariati squarci di sceneggiatura. Ma la storia è vera, si sottolinea. C'è solo da sperare che il buon Clint ci abbia ricamato da par suo per renderla tragica e smaccatamente lacrimosa oltre ogni limite (il mio sicuramente) di sopportazione. Anche ricerche su internet non hanno acceso ulteriori lumi su questa "storia vera". In realtà ci può anche stare che, in periodo preelettorale, la polizia di Los Angeles metta su la parodia di Sommersby al solo scopo di garantirsi una facciata efficiente, ma per traslocare cosi scientemente un bambino al posto di un altro alla faccia di tutte le evidenze contrarie, ci vuole una serissima messinscena, un bambino monstre, ed una serie infinita di circostanze che combacino favorevolmente. Ce l'abbiamo? Direi proprio di no. Passiamo poi alle estremizzazioni eastwoodiane di milliondollaresima memoria: i buoni buoni buoni ed i cattivi cattivi cattivi (col poliziotto cattivo pure un pò scemo), il personale del manicomio lager, catatonico più dei pazienti, il bambino che vuole conoscere Tom Mix e quindi si estrapola dalla sua vita e si innesta in un'altra con estrema nonchalance... ma mandate a lavorare Tom Mix e mettete subito 'stò fenomeno di ragazzino al posto suo!!!, Angelina Jolie tutta labbra, lacrime e cappellino schiacciato in testa (ma sai una Kathy Bates come ti avrebbe innerborito il personaggio?!?...), un John Malkovich anonimo e posticcio nella parte di portabandiera di un dis(?)interessato messaggio umanitario (ma gliel'hanno disegnata così?!?), il ragazzetto complice del serial killer irrealmente macchiettistico, i continui indugi sui tranvai e le moto d'epoca (forse era clausolato nel contratto di noleggio dei musei concessionari?...), la panoramica preventiva su tutte le lame della fattoria del serial killer (per metterci sulla buona strada?...), insomma siamo lontani da un cinema (e da un Mondo) perfetto. Ma leggo che ai più stà bene cosi. Evidentemente sarà questa la quadratura del cerchio (io, intanto, continuo a farmi altri calcoli...)

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