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La regina degli uomini pesce

Regia di Sergio Martino vedi scheda film

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La recensione su La regina degli uomini pesce

di mm40
2 stelle

Favoletta piatta e scioccherella che Martino si trova costretto a realizzare per poter campare in un mondo del cinema sempre più ostile e dalle vedute sempre più ristrette; dopo alcune pellicole di serie C in cui il regista di numerose commedie di successo degli anni '70 e '80 si ritrova addirittura nella necessità di utilizzare uno pseudonimo (spesso George Raminto, come per American risciò o Sulle tracce del condor), ecco che davanti a Martino si illumina il rassicurante (ma moralmente non molto appagante) cammino delle produzioni televisive. L'idea è di partire dall'Isola degli uomini pesce, che Martino diresse nel 1979 e che ottenne un discreto successo, per realizzarne una sorta di sequel; purtroppo però qui l'approssimazione con cui viene allestita la confezione (dalla scrittura, soggetto e sceneggiatura del regista con Sauro Scavolini, fino all'illuminazione, alle scenografie e alle dozzinali musiche di Luigi Ceccarelli, tacendo la recitazione discutibile dell'intero cast) non concede all'opera alcuna credibilità. Peraltro le scene sono curate da Antonello Geleng, figlio del Rinaldo pittore amico di Fellini e realizzatore, fra le altre cose, del manifesto di Amarcord. Ridicola la Badescu nei panni di attrice (qui addirittura si prende il ruolo della regina da cui il titolo); fra le altre interpreti c'è pure quella Antonella Troise che Berlusconi conoscerà (il riferimento all'accezione biblica del termine è voluto) negli anni successivi, raccomandandola vergognosamente durante alcune intercettazioni telefoniche fra il Presidente del consiglio ed il fido (il riferimento all'accezione canina del termine è voluto) Saccà, direttore di Rai Fiction. Non è un lavoro orribile, ma in quanto a utilità per l'evoluzione della specie umana può paragonarsi a quella del virus del morbillo.  2/10.

Sulla trama

Due ragazzetti sfuggono a uno scenario da olocausto nucleare (un mondo devastato in cui ci si nutre di ratti) per riparare sull'isola della regina degli uomini pesce, una donna malvagia al cui servizio stanno delle creature umane pinnate.

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