Regia di Sergio Martino vedi scheda film
Inqualificabile sequel fuori tempo massimo de “L'isola degli uomini pesce”. Per dare una vaga idea della dappocaggine del prodotto basta citare la montagna di scene che Martino ricicla dal film matrice in un copia e incolla senza pudore, o il fatto che persino Mediaset, produttrice del film, si guardò bene dal distribuirlo.
Nel 1995 il cinema di genere che aveva rappresentato la colonna portante (economicamente parlando) del cinema italiano negli anni '60 e '70 era morto e sepolto da un pezzo. Né aveva d'altronde ancora acquisito lo status di mito di cui si colorerà in questo secolo XXI. Nonostante ciò, Sergio Martino, che tanto aveva saputo dare all'interno di tale filone, decide di girare un sequel per la TV del suo “L'isola degli uomini pesce” del 1979. Il risultato fu talmente scadente che persino Mediaset, produttrice della pellicola rifiutò di mandarlo in onda, e venne rispolverato solo nel 2008. Il film è robaccia non da poco, con spezzoni dell'originale rimontate e inserite in maniera spudorata all'interno del materiale nuovo. Da citare a mo' di esempi, quasi tutte le apparizioni degli uomini pesce, l'eruzione del vulcano o le vedute subacquee di Atlantide. Nella scena dell'uccisione di una delle donne-guerriero, il taglia e incolla è talmente abborracciato che alle spalle del mostro si vede un canneto, mentre la ragazza si trova in tutt'altro luogo. Le musiche sono poi più adatte come sigla di “Bim Bum Bam” che non come colonna sonora di un film di avventura fantascientifica e il cast è da incubo, con Ramona Badescu, bona ma scarsissima come attrice, come unico nome noto. Ma il top del top che (s)qualifica questo “La regina degli uomini pesce” come scult assoluto è il finale idiota e mentecatto e da non perdere. Unico punto a favore rispetto all'originale è l'aver girato su una vera isola tropicale e non ad Alghero.
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