Regia di Woody Allen vedi scheda film
Ora basta. Woody Allen era uno di quei registi che "comunque" andava visto. Poteva steccare una volta ma non tradirti per due di fila. Ora invece, basta. L'ennesima patacca sotto forma di presunta commedia brillante e stralunata ci consegna un nuovo(?) Allen svuotato e fatiscente, con una storia arrampicata sugli specchi, con la Scarlett modello Match Point (sono qua, prendetemi!!), Barcellona schizzata via come se alla fotografia ci fosse un giapponese nevrotico, lontana anni luce da quella delicatezza che immortalava la New York dei tempi che furono ed ora, temo, irrimediabilmente perduti. Ormai basta che si offra una location al Nostro e lui ti gira un film in quatt'e quattr'otto. E già che ci siamo pubblicizza pure sfacciatamente una casa automobilistica, come in un qualsiasi film di Verdone!... ragazzi ma dove siamo arrivati? Cosa dovremo ancora subire, noi poveri fans, con negli occhi la poesia di Manhattan e la genialità della Rosa Purpurea, per renderci conto che il sogno è finito? Neanche una coppia, alla fine non male assortita, come Bardem e la Cruz scuotono il torpore ed il già visto. Scandalosamente insipido, infine, uno dei cavalli di battaglia dell'Allen che amammo. La voce fuori campo, banale, melensa e fastidiosa, come in poche altre occasioni. Torna a New York Woody, riguardati qualche vecchia pellicola e mettiti una mano sulla coscienza...
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