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L'ultima missione

Regia di Olivier Marchal vedi scheda film

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La recensione su L'ultima missione

di bradipo68
10 stelle

Dopo anni e anni di assenza ritorno al cinema( è una specie di proiezione privata,sono completamente solo nella sala) per una grande occasione:l'ultimo film di Marchal,MR 73,il modello di una pistola a tamburo,di quelle che non si inceppano mai,piu'bella di una donna come dice uno dei personaggi.La memoria corre subito ad un altro film il cui titolo è sempre mutuato da una pistola,Police Python 357.E intanto spero che sia all'altezza del bellissimo poliziesco di Corneau.E invece mi sbaglio.MR 73 è ancora meglio,Marchal è regista di razza,un ottimo narratore,capace di esporre la sua materia con uno stile inconfondibile e siamo ancora solo al terzo film.E mi vien da pensare,da sperare che Hollywood lo lasci li'dove è ora,a raccontare storie tratte da fatti realmente accaduti,di cui ha conoscenza perfetta.E intanto si comincia a vedere Auteuil/Schneider aggirarsi per ambienti grigi,sgualciti come i vestiti che porta,scuri come i suoi occhiali,in preda ai suoi fantasmi intento a ingurgitare superalcolici e ad imboccare consapevolmente la strada per l'autodistruzione.Il poliziotto interpretato dal mio idolo Auteuil ricorda molto da vicino il modello del poliziotto americano che ha un armadio stracolmo di scheletri inconfessabili,ma qui l'attore francese con tutte le sue rughe in bella evidenza,con la sua aria da uomo masticato e risputato dalla vita disegna una figura unica ,inimitabile,fuori moda come la sua barba brizzolata incolta o come il whisky che beve o come la vecchia Volvo(ma veramente vecchia,anni 50)che occasionalmente guida quando non è ubriaco.Gli americani hanno poi il vizio di raccontare sempre di super poliziotti,dei migliori.Qui Luis Schneider alias Auteuil è solo un poliziotto che vuole fare onestamente il suo lavoro,che vuole arrivare alla soluzione del caso di un serial killer che terrorizza le donne di Marsiglia di cui si sta occupando e da cui lo hanno estromesso per i soliti giochi sporchi,corruzione ad alti livelli e prevaricazioni di ogni tipo(i potenti sono sempre al di sopra della legge).Addirittura afferma anche che la verita'di un poliziotto non è la verita'migliore.E qui rileggendo gli altri film di Marchal si nota una sorta di filo conduttore comune:la polizia non è cosi'pulita come sembra e detto da uno che ci ha vissuto dentro per 12 anni c'è da credergli.Oltre al serial killer Schneider sente il dovere di cercare di proteggere,per riscattarsi,la figlia di una coppia massacrata 25 anni prima da un killer che ora,fintamente redento è stato rimesso in liberta'.E ,ligio piu'alla sua coscienza che alla legge con la MR 73 del titolo chiude tutti i capitoli aperti della sua vita:il killer tornato dopo 25 anni,il suo collega corrotto,la moglie costretta a letto in stato vegetativo e se stesso.La materia narrativa abbonda e Marchal la affonda nella melma, nella pioggia,nel nero della notte,dirige una straordinaria sequenza sotto un temporale(l'inseguimento e l'uccisone del serial killer)e oltre che dal magnifico Auteuil è aiutato da un cast letteralmente in stato di grazia,tutti con la faccia giusta al posto giusto e anche se la chiusura di tanta materia ha una consolazione un filo semplicistica,anche se alcuni sottotesti appaiono essere lasciati da parte e alcuni personaggi appaiono rimandati troppo a schemi predefiniti questo nulla toglie all'economia del racconto,capace di scolpire pagine memorabili,cosi'potenti che raramente sono state viste al cinema e si esce dalla sala con la sensazione di aver vissuto un altro capolavoro targato Olivier Marchal....

Su Daniel Auteuil

favoloso

Su

brava

Su Catherine Marchal

sguardo penetrante,fisico androgino,brava

Su Francis Renaud

bravissimo e sgradevole

Su Gérald Laroche

la faccia giusta al posto giusto

Su Guy Lecluyse

ok

Su Philippe Nahon

un killer anzino ma speitato di gelida bravura

Su Virginia Anderson

non male

Su Swan Demarsan

ok

Su Tony Gaultier

ok

Su Olivier Marchal

splendida regia

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