Regia di Petter Næss vedi scheda film
Almeno grazie a questo film ho imparato che cosa è la sindrome di Asperger(una forma di autismo).Pur essendo storia totalmente di finzione è basata sulle vicende di due pazienti affetti da questa sindrome che si presenta in una grande varietà di forme.E infatti mentre Donald,bravissimo con i numeri,è completamente paralizzato nelle relazioni interpersonali dalla sua difficoltà di relazionarsi legata alla malattia ,Isabel è esattamente l'opposto:ha un modo di porsi talmente diretto che in certe situazioni le crea problemi.E si incontrano in un centro in cui ricevono delle terapie.Crazy in love è una gita sulle montagne russe di questo amore sui generis,un film dove gli opposti si incontrano in un punto indefinito,una storia di riscatto e di emancipazione.Il regista ,già autore di Ellig,altro film sulla diversità,tratta il tema della malattia mentale con cautela,quasi con delicatezza.Però non riesce a sfuggire alle trappole della retorica presenti in questo tipo di film perchè si ha l'impressione che in più di un occasione abbia la tendenza ad edulcorare la materia narrativa.Gli attori si prestano al gioco riuscendo a recitare con naturalezza,mi sembra però meglio la Mitchell rispetto ad Hartnett anche se devo dire che la parte di quest'ultimo è molto più difficile,molto più sfumata,dovrebbe essere meno sopra le righe e il buon Josh non reisce sempre a modulare la sua recitazione.Nel complesso un film edificante,con retrogusto dolciastro non fastidioso.Per capire meglio alcuni snodi narrativi sarebbe meglio ,prima di vedere il film,leggere qualcosa sulla sindrome di Asperger:alcune situazioni create nel film che a prima vista sembrano totalmente fuori di ogni logica,in realtà sono tipiche della malattia...
tratta il tema quasi con delicatezza
a volte un pò sopra le righe
piuttosto brava
ok
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