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Magical Mystery Tour

Regia di Bernard Knowles, John Lennon, Paul McCartney, George Harrison, Ringo Starr vedi scheda film

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La recensione su Magical Mystery Tour

di mm40
4 stelle

Oltrepassando l'alone mitologico che riveste qualsiasi produzione beatlesiana, ci si rende conto che Magical Mystery Tour è semplicemente un filmino delle vacanze dei Beatles. Già il progetto nacque travagliato: in un periodo di forte instabilità del complesso (la fine - per scelta dei 4 - delle esibizioni dal vivo, la scomparsa prematura del manager-tuttofare Brian Epstein), fu Paul (che alle motivazioni del gruppo aggiungeva quelle personali della fine del rapporto con la fidanzata Jane) a prendere in mano la situazione - ed il gruppo in sè, fondamentalmente - ed a proporre la realizzazione di un film 'collettivo', a nome di tutti e 4, in cui ciascun membro della band inserisse qualcosa di personale, un sogno, un delirio, qualche battuta o scenetta divertente. John suggerì la sequenza degli spaghetti, nella quale interpreta il cameriere, George e Ringo furono pressochè trascinati nel progetto; principalmente quindi il lavoro fu proprio del bassista. Non avendo le idee chiare sulle responsabilità, le logistiche e la tempistica che richiede un impegno come quello di girare un film (dal casting al montaggio), la lavorazione si prolungò a dismisura e sforò il budget previsto. Per di più la BBC decise di trasmetterlo, durante le vacanze natalizie del '67, in bianco e nero: un vero disastro per un simile tripudio di luci e colori - e infatti Magical Mystery Tour non venne capito dal pubblico. Non che ci sia molto da capire: è un caos non molto organizzato nel quale i quattro 'scarafaggi' approfittano per inserire le loro ultime produzioni musicali, come nella più classica tradizione del musicarello. Ma quando cominciano I am the walrus o The fool on the hill, c'è poco da mettersi a fare delle critiche: tanto di cappello e ascolto/contemplazione in rigoroso silenzio. L'amico attore Victor Spinetti, conosciuto sul set di A hard day's night, compare brevemente nella scenetta della caserma; similmente nella scena finale (nel night) viene invitata a esibirsi sul palco la Bonzo Dog Doo-Dah Band, molto amata soprattutto da George. Nella band, peraltro, c'è Neil Innes, che anni dopo darà il via al progetto parodistico dei Rutles, con il beneplacito di Harrison e la collaborazione dei Monty Python's. Con questo film i Beatles speravano di chiudere il contratto per tre lungometraggi stipulato anni prima con la United Artists: nulla da fare, anche perchè l'approssimazione con cui venne realizzato il progetto lo ridusse ad un mediometraggio che non arrivava neppure ad un'ora di durata. Per la stampa Magical Mystery Tour fu un sintomo inequivocabile: anche i Fab 4 potevano sbagliare. Per il pubblico - fin da subito - le alternative sono state essenzialmente due: annoiarsi per la scarsità di omogeneità e la dispersività del racconto oppure amarlo per le canzoni, per le bizzarrie, per il gusto del grottesco tipicamente inglese. 5/10.

Sulla trama

Ringo, Paul, John e George salgono sul bus del Magical Mystery Tour: dove li porterà? A scorrazzare per le campagne inglesi, ad incontrare il Tricheco (the walrus) ed il matto sulla collina (Fool on the hill), in una pazza caserma ed infine ad uno spettacolo di spogliarello...

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