La recensione su Il Cavaliere Oscuro

di champagne1

7 stelle

" ..vuoi sapere come mi sono fatte queste cicatrici?.."

Gotham City finalmente ha un Procuratore Distrettuale che osa affrontare la Mafia e i suoi interessi tentacolari. Per Batman è forse venuto il momento di passare il testimone ad un interlocutore credibile e onesto; ma quando nella lotta si inserisce Joker, con i suoi lucubri cerimoniali e l'uso a man bassa della dinamite, la questione diventa un'altra: fino a quanto siamo disposti a scendere in basso pur di sconfiggere il crimine?

Confesso che non conoscevo Batman nè come personaggio dei comics nè come eroe cinematografico, e quindi questa per me è stata una "prima" visione assoluta! Nel complesso ho goduto di un bel film, con un ottimo ritmo (che non fa affliggere per le 2 ore e passa di durata) e una serie di trovate narrative interessanti.

Il personaggio di Batman mi ha ricordato - per restare in tema di supereroi - quello di Iron Man (che però è cronologicamente successivo) nel suo essere un miliardario eccentrico e narcisista, ma rispetto all'altro personaggio della Marvel, Batman sa essere più discreto e soprattutto lavorare in gruppo.

Ma il nodo della storia è la questione del "lato oscuro" (come direbbero gli Jedi) presente in tutti noi, che - sotto opportune stimolazioni - si può risvegliare facendo cambiare polarità al personaggio.

La figura nodale è proprio quella di Joker che viene descritto come uno psicopatico lucidamente folle ed attento osservatore dell'animo umano; sia lui che il Procuratore vengono descritte non come semplici figure di contorno ma come personaggi presi da un sogno (o un incubo), tra l'altro sistematicamente inquadrate dal basso (soprattutto Joker) in un insieme confuso ma sempre minaccioso.