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Il Cavaliere Oscuro

Regia di Christopher Nolan vedi scheda film

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La recensione su Il Cavaliere Oscuro

di giurista81
8 stelle

Altro grande episodio della saga Batman che forse concede un po' troppo all'azione alla Spiderman, ma allo stesso tempo regala quattro-cinque passaggi di sceneggiatura nettamente sopra la media per essere un film destinato alle masse.
Tra le sequenze più belle come non segnalare quella in cui i passeggeri di due distinte navi caricate di dinamite da Joker rinunciano al gioco dallo stesso ordito, ovvero quello di far saltare in aria la nave "avversa" con un apposito denotanore per avere salva la propria vita. Forte il messaggio di far gettare in acqua il detonatore da un ergastolano che dimostra così un insospettabile senso di umanità e giustizia.
Di grosso impatto il finale, uno dei momenti più belli della cinematografia di genere degli ultimi anni, con Batman che si prende responsabilità che non gli spettano pur di fare il bene della collettività, vedendosi scagliata contro la polizia.
Da antologia inoltre, nella sua lucida follia, la sequenza con Joker che spiega, in una stanza di ospedale, la sua teoria sul caos al procuratore che gli dava la caccia portandolo dalla retta via a quella della vendetta personale.
Sono solo tre di tante sequenze che denotano una cura nella sceneggiatura di alto livello, che va ben oltre alla mera trama. In altre parole, in questo episodio la storia è meramente strumentale alla profondità di alcuni passaggi di sceneggiatura e ciò non può che esser considerato un pregio.
Ne derivano delle caratterizzazioni dei personaggi (qui sono almeno quattro a contendersi i ruoli importanti: Joker, Batman, il Procuratore, il Commissario) tutte sfaccettate in modo cupo, decadente, da veri e propri protagonisti di un noir (appropriato come non mai il titolo) con Joker che vive per sfidare Batman e quest'ultimo che si ritiene, a sua volta, un mostro o quanto meno un essere dannato.
Da rilevare inoltre gli aneddoti horror, che cambiano di volta in voltai, che Joker snocciola alle proprie vittime per raccontar loro l'origine della cicatrice che gli taglia in due il volto.
Di rilievo infine la caratterizzazione di Gotham che non è più fantastica né gotica, bensì realistica con un'atmosfera degradata che ricorda un po' la New York degli anni '80.
Eccezionali alcuni dialoghi e monologhi (il concetto dell'eroe emarginato a esempio o quello sulla contagiosità della follia o ancora sull'impossibilità di debellare il marcio senza prima pagare il prezzo degli effetti collaterali negativi come ritorsione per le gesta positive e ancora l'irriconoscenza della città e via dicendo).
Bene la regia (tecnicamente eccelso il prologo) e le interpretazioni. Notevole performance di Ledger, capace di oscurare niente meno che Bale e di non far rimpiangere il Joker di Jack Nicholson. Fotografia patinata, buona la colonna sonora.
Nel complesso un film che oscilla continuamente tra mostruosità e normalità, caos e ordine, follia e sanità (sotto questo profilo eccelsa la trasformazione fisica e psicologica del procuratore interpretato da Eckhart) con personaggi che vivono dei veri e propri conflitti interiori (sia esistenziali, Batman si vuole persino ritirare, sia sentimentali che ideologici) e sono collocati in una storia dal retrogusto anarchico.
Da avere in videoteca. Voto: 8

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