Regia di Rodrigo Plá vedi scheda film
L'uomo post-moderno non ha più bisogno di giustificare filosoficamente ( The Village ) la sua ricerca della sicurezza. La zona ci appare infatti nella sua normalità, tranquilla e ordinata nonostante tutto, dall'inizio alla fine. Basta però un piccolo black-out durante un temporale per mettere in crisi il sistema e permettere a tre ladri di entrare a fare danni. La mattina dopo si ripulisce tutto prima che arrivi la polizia, la sicurezza e la giustizia devono essere governate dagli stessi abitanti, quindi nessuno è entrato nella zona e se c'è un poliziotto onesto ci sarà sempre un commisario corruttibile per il giusto prezzo. Uno dei tre ladri è rimasto dentro, la sua sorte verà decisa dall'assemblea, uno solo si oppone ( mi ha fatto venire in mente il povero isolato oppositore alla recente nomina di Alfano) la giustizia sarà sommaria e privata. Miguel Il terzo ragazzo deve essere ancora trovato, si è nascosto nella cantina di Aleandro, che per sua fortuna non lo consegna agli altri ma lo aiuterà ad scappare fuori dalla zona. La polizia nonostante le denunce della madre e della amica di Miguel e il ritrovamento dei cadaveri degli altri due ragazzi nella spazzatura, si è lasciata corrompere e quindi abbandona al suo destino il povero messicano. Gli unici che si oppongono al linciaggio inutilmente sono Aleandro e la madre, la folla si sà e irrazionale, la violenza esplode come in un film dell'ottocento ambientato nel paese a nord del Messico, il processo è senza appello. La mattina dopo è di nuovo tutto tranquillo, solo Aleandro pensa a dare una sepoltura a Miguel fuori dalla zona. Informa al telefono la sua amica e poi cerca un pò di normalità fuori da quelle mura dove la ricerca della sicurezza con ronde armate e private Ha sostituito ogni umanità.
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